Manca sangue, al Simt dell’Azienda “Moscati”.

Manca sangue, al Simt dell’Azienda “Moscati”.

Marzo 10, 2020 Off Di Redazione

Una carenza preoccupante, che finora non si era presentata in modo così grave in tutto il corso dell’estate, e che mette in crisi le attività dell’ospedale . La crisi coinvolge tutta la Cmpania. Per questo , il Servizio Immunoematologia e Medicina Trasfusionale (Simt) dell’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino, rivolge un appello “alla generosità dei Campani perché vadano a donare il sangue. La carenza di sangue mette in difficoltà le attività degli ospedali. Di solito in questi casi ci si aiuta tra regioni, più volte la Campania ha inviato sangue in altre regioni, altre volte lo ha ricevuto. Ma questa volta la carenza riguarda tutte le regioni. Si rende quindi necessaria l’immediata sospensione fino a data da destinarsi di tutta l’attività chirurgica in elezione (interventi chirurgici programmati) per poter garantire l’assegnazione di emocomponenti in urgenza/emergenza. Il provvedimento di sospensione temporanea delle attività chirurgiche in elezione è stato comunicato, oltre che alle Unità operative interessate della Città Ospedaliera e del plesso “Landolfi” di Solofra, a tutte le Direzioni Sanitarie delle seguenti strutture esterne afferenti al Simt dell’Azienda “Moscati”: Presidio Ospedaliero “Frangipane” di Ariano Irpino,  Presidio Ospedaliero “Criscuoli” di Sant’Angelo dei Lombardi, Clinica “Malzoni”-Villa dei Platani di Avellino, Casa di Cura “Villa Esther” di Avellino, Clinica “Montevergine” di Mercogliano, Casa di Cura “Santa Rita” di Atripalda e Casa di Cura “Villa Maria” di Mirabella Eclano. Si coglie l’occasione per lanciare un appello alla donazione di sangue per fronteggiare le emergenze, per dare supporto ai pazienti che non possono fare a meno delle trasfusioni e per consentire una rapida ripresa degli interventi chirurgici programmati. Si invita pertanto la popolazione a non indugiare nel recarsi presso il centro donazioni dell’Azienda “Moscati” o nell’avvalersi delle autoemoteche e delle Unità di Raccolta (UdR) presenti sul territorio.

Sono state attivate tutte le procedure atte a garantire il massimo della sicurezza e si sottolinea che non esiste nessun rischio per i donatori di sangue.