La saggezza dona luce perenne al cammino della vita
Novembre 12, 2023L’estate di san Martino ha riportato, come da tradizione, un frammento di tepore in quest’autunno che, almeno climaticamente, avanza con regolarità.
Riflessi soleggiati si sono fatti spazio nel corso della mattinata, senza tuttavia turbare il freddo e la ventosità di stagione. Restano celebri le immagini rievocate nella poesia San Martino di Carducci: si tratta di una finestra affacciata sul passato della tradizione contadina, che si fa memoria negli ameni spazi rurali. Gli ambienti montani, ovattati dalla foschia nebbiosa, si rivestono delle coloriture sgargianti autunnali, apparendo come pennellate sicure di un abile pittore sulla tela del nostro tempo. Sono quantomai suggestive queste immagini: armonizzano la natura, che pur facendosi brulla e avvizzita, verso il riposo vegetativo invernale, restituisce bellezza e soavità.
Gli stridori della guerra si fanno sempre più orribili, coinvolgendo bambini, ammalati, giovani e meno giovani, che vivono sofferenze atroci. Accorati e ripetuti sono gli appelli di papa Francesco, che continua a sostenere che la guerra è una sconfitta per tutti, invitando alla preghiera per “guardare in Alto e credere alla pace”. Dinanzi a questa escalation di morte appare, sempre più con chiara e preoccupante evidenza, una “guerra mondiale a pezzi” che invalida il sacro comandamento dell’amore vicendevole in quanto fratelli. Ai politici e agli amministratori del bene comune sono richiesti gesti di responsabilità, impegno congiunto e solidale per poter avviare sempre percorsi fattivi di negoziazione nelle varie situazioni sociali: lo scontro oltraggioso è indice di povertà umana, morale e culturale. Sono urgenti le sfide del nostro tempo, che non possono prescindere da questi presupposti se si vuole ristabilire la pace nel mondo. La prudenza e la saggezza rappresentano condizioni necessarie per affrontare ogni situazione e, in particolare, gli ostacoli che si frappongono lungo il cammino terreno.
Al tempo stesso, è necessario essere vigili, operativi, attenti per non disperdere le occasioni propizie che si possono presentare. Le vergini della parabola evangelica (cfr Mt 25, 1-13) vanno incontro allo sposo con le loro lampade ad olio: un cammino di luce s’inerpica lungo un sentiero che porta alla gioia, al compimento di un lieto presagio. La saggezza, tuttavia, è prerogativa indispensabile per rendere un’attesa compiuta. Si tratta di una visione che coniuga la saggezza con la prudenza e la pazienza, senza la quale l’attesa diverrebbe un tempo trascinato e infruttuoso. Occorre tenere olio per alimentare le lampade della vita, così da affrontare ogni situazione e non sprecare quelle opportunità che, in quanto tali, vanno colte con prontezza. La sapienza è un fattore predisponente per poter rendere saggia ogni scelta: «Riflettere su di lei, infatti, è intelligenza perfetta, chi veglia a causa sua sarà presto senza affanni» (Sap 6, 15).
Le lampade che danno luce duratura al cammino di vita vanno alimentate con l’olio della preghiera e la carità operosa e fattiva, potendo così realizzare quel disegno d’amore che trova compimento nella visione di Dio. Occorre prepararsi con cura e parsimonia, aprendosi all’altro e non richiudendosi su se stessi. La luce della fede cristiana potrà così donare quella pienezza di vita orientata all’eternità.
Mario Baldassarre