Operosi per ridestarsi dal torpore

Operosi per ridestarsi dal torpore

Novembre 19, 2023 Off Di Redazione

Una condizione di preoccupante incertezza percorre con insistenza le ultime fasi di quest’anno difficile. Le cronache giornalistiche sono intrise di notizie che denotano situazioni critiche in ogni ambito sociale, tanto da mettere in evidenza un consistente degrado morale e valoriale.

Dinanzi a questo stato di fatto, le sicurezze diventano sempre più precarie, facendo così svampire quei sogni di grandezza ed esaltazione personale che, ben troppe volte, si trasformano in delusione. Il cammino dell’umanità, tuttavia, è un continuo rincorrere situazioni di equilibrio e di benessere. Quest’ultimo non sempre è correlato ad un “essere nel bene”, tant’è che sono molteplici le situazioni in cui vengono alla luce situazioni ed eventi deprimenti. Il crescente aumento dei femminicidi, ben 105 dall’inizio dell’anno, denota una piaga sociale considerevole che va affrontata secondo una visione educativa e correttiva e non semplicemente repressiva. Lo stesso discorso trova, altresì, applicazione negli infausti scenari di guerra che continuano a seminare morte ed atrocità; anche in questo caso, le politiche volte a fomentare le ostilità appaiono fallimentari. Occorre avviare un percorso di negoziazione, contro le sconvenienti lotte volte ad affermare le pretese del più forte.

Le diversità vanno gestite con oculate politiche per favorire percorsi comuni di crescita e non forme di rivalità. Nel cammino dell’umanità è bene quindi che ognuno possa prodigarsi con impegno e consapevolezza. La parabola evangelica dei talenti (cfr Mt 25, 14-30) viene a scuoterci, per farci ridestare da un torpore che con strisciante radicalità si fa spazio nel nostro tempo e nel tessuto sociale. La Parola di Dio conserva nella sua elegante bellezza un messaggio universale valido in ogni tempo e in ogni dove: una riattualizzazione sempre fresca, mai asciutta o sterile. Il Signore ci invita all’operatività, ad essere attenti e responsabili nei vari ambiti di vita per fare in modo che le potenzialità possano tradursi in opportunità e quest’ultime in fattori di crescita. I doni della fede, della speranza e della carità, che Dio ha posto nel cuore di ogni uomo, vanno alimentati con gesti di grande responsabilità e non fatti deperire per inedia o paura di possibili fallimenti.

Dio si fida dell’uomo, tant’è che per un bisogno d’amore sconfinato ha assunto e redento la natura umana; proprio per questa ragione ci invita ad essere cristiani operosi e laboriosi in grado di donare e non trattenere, di servire il prossimo con autentici gesti di carità, senza lasciarsi ingabbiare dall’egocentrismo. Beato chi teme il Signore, ripete il salmista. La preghiera, le opere di carità, di giustizia e penitenza potranno rendere fruttuosi i talenti del Signore. Ognuno potrà così scoprire e discernere con consapevolezza, nel proprio ambito e nella propria missione di vita, il necessario dal superfluo e comprendere il disegno d’amore che Dio ha per noi. Il cammino sinodale intende cogliere questa dimensione divina per capire il cammino che si aspetta Dio dalla Chiesa del terzo millennio.

La conversazione spirituale è un momento significativo di crescita condivisa alla luce dei doni dello Spirito Santo.

Mario Baldassarre