L’ARTE online bene rifugio , ai tempi del Coronavirus
Marzo 26, 2020Accanto all’hashtag #iorestoacasa, che in questi giorni invita le persone a non uscire per rallentare la diffusione del Coronavirus, il mondo della cultura si sta mobilitando con l’hashtag #laculturanonsiferma, per portare la musica, i musei, il teatro e l’arte nelle case attraverso i siti e i social.
Oltre ai musei, si stanno fermando anche le gallerie.
Adesso, con il passare delle ore e l’aumento delle restrizioni, si va incontro alla chiusura totale. Le case d’aste, così come le fiere, cercano di riprogrammare gli appuntamenti, oppure di potenziare le possibilità di fare offerte attraverso i canali digitali. Chi non ha ancora riprogrammato, è pronto, naturalmente, a farlo all’ultimo minuto.
L’agenda
Art-Rite
di Milano, arte
Moderna e Contemporanea l’8
aprile, ma si attende
l’evolversi della situazione. Da Czerny’s
, casa d’aste di
Sarzana specializzata in armi antiche, è in programma per domani 27
marzo quella che la
casa d’aste ha definito “la più importante asta di militaria degli
ultimi 50 anni”, il 28
marzo segue l’asta di
armi antiche e armature. “Non sappiamo ancora bene se si svolgerà
solo online / al telefono o verrà spostata”.
Christie’s
, invece, ha spostato
l’asta “Thinking Italian”, che doveva tenersi a Milano l’8 e il 9
aprile, a novembre
2020. Grazie al
marketing digitale assicura, comunque, che le opere consegnate per
questa asta saranno sufficientemente pubblicizzate e presentate a
potenziali clienti.
Maison
Bibelot di
Firenze per tutto marzo e aprile terrà aste esclusivamente online a
tempo. La House Sale “Arredi e Dipinti da Villa Lazzi”
dell’8/9/10 aprile
potrebbe essere
rimandata a fine aprile. Anche Bertolami
modifica il
calendario, ma non ha ancora stabilito le date: le aste di Londra
(glittica, archeologia e numismatica) programmate per il 30 marzo
sono state spostate a giugno
in data da definirsi.
Slittano anche le tre aste romane di aprile: Fashion & luxury,
Militaria e Oddities, Curiosities & Wonders. I mesi di maggio e
giugno rischiano di avere un calendario fittissimo, nella migliore
delle ipotesi. Visto il vuoto creatosi ad aprile viene prorogata fino
al 20 la mostra dedicata a Titina
Maselli, di cui
Bertolami ha da poco inaugurato l’Archivio con una mostra antologica.
Per Cambi
di Genova, al
momento il calendario è modificato ma non annullato. Si invitano i
clienti alla partecipazione da remoto (online – telefono). Da
Pandolfini
di Firenze le
aste per ora si sono svolte regolarmente perché una era online e
un’altra di dipinti della serie “Arcade”, cioè con una selezione
di lotti meno impegnativi da un punto di vista economico, che si è
chiusa in modo soddisfacente. Invece gli incanti della prima metà di
aprile sono stati posticipati agli ultimi giorni del mese.
Studio
d’arte Martini di
Brescia ha rimandato la sua prossima asta del 25 marzo al 28
aprile.
Da Bolaffi l’asta di Gioielli e Orologi di fine marzo a Milano è stata posticipata al 28 aprile.
Blindarte di Napoli sta lavorando alle aste del 4 giugno. “La crisi derivata dalla diffusione del virus ci spinge a continuare a lavorare, potenziando i servizi di vendita e di aste sull’online” ha dichiarato Memmo Grilli. “Il riscontro è positivo, sia in Italia che all’estero. L’arte è ormai considerato uno tra i più validi beni rifugio, e la storia ce lo insegna. In questo momento è importante continuare ad offrire questa scelta a tutte le persone che ne sentano la necessità». Anche per Meeting Art non ci sono conseguenze, visto che ormai da anni ha un vasto pubblico di collezionisti abituati a partecipare agli incanti attraverso il web. Le aste sono cinque giorni su sette. Da Il Ponte di Milano, al momento il calendario aste del semestre non ha subito variazioni. “Abbiamo svolto con regolarità e successo l’asta di Libri e Manoscritti a gennaio” ci comunicano dalla case d’aste, “e le prossime sono in programma per fine aprile”.
Chi ha già battuto
Wannenes
, intanto, ha svolto
i primi di marzo alcune aste in sala che, in controtendenza rispetto
alle aspettative, hanno ottenuto grandissimo successo. “Arredi
Ceramiche Sculture e Oggetti d’Arte” del 3-4
marzo e “Dipinti
Antichi e XIX secolo” del 5
marzo hanno raggiunto
complessivamente un totale di 3.438.003 euro con percentuali di
venduto per lotto dell’81,1% e per valore del 466,4%. Un risultato
che ha sorpreso e che in questo momento indica nell’arte un bene
rifugio. L’asta è durata diverse ore e ha moltiplicato i prezzi di
riserva. Sono stati segnati risultati eccezionali per opere di
comparti classici che per molti anni hanno sofferto anche a causa
delle mode di altri settori come l’arte contemporanea, l’arte
asiatica e il design. In quest’ultimo segmento, l’asta di oggi 26
e domani 27 marzo si
svolgerà senza pubblico, solo con telefoni e online.