Dignità infinità nella logica dell’amore di Dio

Dignità infinità nella logica dell’amore di Dio

Aprile 21, 2024 Off Di Mario Baldassarre
Immagine tratta da https://www.aibi.it/

Il tempo pasquale supera le soglie della resurrezione, tanto da occupare momenti significativi in una quotidianità percorsa da incertezze e criticità, che incombono in ogni ambito del sociale. Si cercano risposte a problematiche annose, che come mali subdoli tendono a metastatizzare, in una società dall’evidente povertà morale.

Le vicende più complicate, spesso, vengono trascurate, passando in sordina o tenute volutamente fuori dall’attenzione mediatica. “Occhio che non vede, cuore che non duole”, è questa la proverbiale verità, che si mostra come palliativo di un tempo, con non poche preoccupazioni. È proprio questo stato di fatto, così apparentemente incerto e proteso a nascondere turpi verità, che interroga ripetutamente la coscienza, come i richiami del “grillo parlante” di collodiana memoria. Gli echi di un sistema guerrafondaio, che va ad oltranza, senza la ricerca di ragionevoli percorsi di pacificazione, non possono in alcun modo renderci indifferenti. Gli scontri sociali e politici generati da motivazioni irragionevoli non vanno trascurati. I richiami della coscienza sono utili, talvolta necessari, tanto da renderci protagonisti di un cammino risanatore a beneficio delle future generazioni, per poter rimuovere quel senso di apatia, che spesso percorre le nostre vite.

È di questi giorni la scandalosa notizia, sottaciuta dai media, riguardo l’introduzione nella carta dei diritti fondamentali dell’Ue del diritto di aborto: una chiara espressione di inciviltà che affossa i diritti e la dignità dell’uomo, legittimando logiche brutali di violenza e di morte. La negazione del diritto alla vita e alla dignità evidenzia la scelleratezza dell’uomo, che non trova eguali in nessun altro ambito della sfera dei viventi. La ragione, propria della natura umana, intesa come facoltà di pensare e discernere, manifesta situazioni immorali e abominevoli senza precedenti nella storia dell’umanità. Il valore dell’esistenza per ogni essere umano, dal concepimento fino alla morte, sono stati richiamati e riaffermati nella “summa” dottrinale voluta da papa Francesco, Dignitas infinita. Il testo intende riportare al centro il valore di ogni persona, anche la più emarginata o scartata, rimuovendo ogni forma di schiavitù.

Un documento per testimoniare con forza e risolutezza la negazione alla guerra, all’aborto, alla pena di morte, all’accanimento terapeutico e all’eutanasia, perché, come sostiene il cardinale Victor Manuel Fernàndez, la «morte va accolta e non somministrata», visto che ogni essere umano è generato dal pensiero e dall’amore di Dio, «al di la di ogni suo riconoscimento politico e giuridico. Un dono che nessuno può togliere, e che tuttavia esige di manifestarsi anche a livello morale, sociale ed esistenziale» (DI, 7). In questo momento così complicato e martoriato da guerre e atrocità, il Papa invita a coltivare la virtù della fortezza, per poter affrontare le sfide della vita: «C’è bisogno di qualcuno che ci scalzi dal posto soffice in cui siamo adagiati e ci faccia ripetere in maniera risoluta il nostro “no” al male e a tutto ciò che conduce all’indifferenza. “No” al male, “no” all’indifferenza; “si” al cammino, al cammino che ci fa progredire, e per questo bisogna lottare» (Papa Francesco, Udienza generale, Piazza San Pietro, mercoledì 10 aprile 2024).

Il richiamo è forte e, al tempo stesso, urgente ed impone senso di responsabilità ed attivismo. Per superare questa spirale di violenza che investe l’umanità, bisogna ripartire da una visione missionaria di fraternità, che potrà così tradursi in un cammino di salvezza.