Campania cosa si può fare da maggio?  Cibo, trasporti, sport :regole e orari per negozi

Campania cosa si può fare da maggio? Cibo, trasporti, sport :regole e orari per negozi

Maggio 9, 2020 Off Di Redazione

La Campania riparte lentamente e in confusione dopo 2 mesi di chiusura causa Covid-19. Ci sono 42 ordinanze della Regione Campania e 10 decreti del governo cui dar conto. Ecco come cambiano orari e modalità di negozi e alimentari, spostamenti da e verso la Campania, attività motoria e sportiva, modalità del trasporto pubblico cittadino e regionale. Poi ci sono le ordinanze della Regione Campania, ovvero gli atti firmati dal presidente Vincenzo De Luca.

Le ordinanze regionali, ai sensi del Titolo V della Costituzione e di tutta la legislazione che regola il rapporto tra Stato e Regioni possono essere peggiorative. Chiarimenti del governo e direttive tecniche che si basano sui codici merceologici ATECO stabiliscono in maniera univoca le attività che riprendono e quelle che non riprendono. Il comparto abbigliamento deve adeguarsi e attendere, è stata consentita l’attività di cantieristica navale, la manutenzione delle case, sono stati riaperti i cantieri pubblici. I cittadini della Campania residenti a Napoli devono fare i conti da maggio, con 42 ordinanze della Regione Campania, 4 chiarimenti del presidente De Luca ai suoi stessi atti, 5 delibere firmate dal sindaco Luigi De Magistris e 10 decreti del governo firmati dal premier Conte.

Questo stato di cose varrà fino al 17 maggio 2020.

Cosa si può fare in Campania da maggio?

In Campania stando alle ordinanze ultime della Regione, a partire da maggio 2020 si potrà acquistare – senza vincoli restrittivi di orario tranne quelli tradizionali di apertura/chiusura – cibo a domicilio con le app o al telefono, ma anche recarsi al negozio per l’asporto. Chi sgarra verrà punito con la chiusura dell’esercizio commerciale. Per la toelettatura degli animali prevista l’apertura delle attività. Molti commessi – anche molte farmacie – hanno introdotto barriere parafiato in plexiglass, adesivi da pavimento per il distanziamento sociale, visiere in policarbonato/plexiglass sottile.

Le mascherine obbligatorie in Campania

Lo Stato consente l’acquisto di mascherine a 50 centesimi + iva . In tali ultimi casi, laddove possibile, ne è comunque raccomandato l’utilizzo sotto stretta sorveglianza «dei soggetti all’uopo titolati».

In Campania è possibile passeggiare o correre in maniera sportiva . Nel caso in cui i minori volessero far sport o volessero farlo persone non completamente autosufficienti serve accompagnatore ma con obbligo di distanziamento di almeno 2 metri da ogni altra persona. Salvo che si tratti di soggetti appartenenti allo stesso nucleo convivente, ovvero di minori o di persone non autosufficienti.

Allo studio norme che consentano dall’11 maggio funzioni all’aperto e dal 25 maggio nei luoghi di culto.

Trasporti ridotti e distanziamento sociale in Campania

I trasporti sono il vero cruccio perché l’obbligo del distanziamento sociale non potrà essere garantito se non sulla carta. Le principali aziende pubbliche del trasporto, Anm Napoli, Sita Salerno, Eav , Air Avellino, hanno apposto sui mezzi avvisi e adesivi su pavimento e sedie per indicare la distanza minima ai passeggeri. Ci sarà obbligo di mascherina ovviamente e richiesta di indossare se possibile guanti in lattice o in nitrile usa-e-getta.

Spostarsi in Campania

Dal maggio – lo dispone il Dpcm del 26 aprile – uno dei principali elementi di allentamento delle misure restrittive sarà la possibilità di spostarsi per incontrare i congiunti che vivono nella stessa regione.

Spostarsi da altre regioni per rientrare in Campania

Tornare in Campania è possibile se si ha la famiglia qui e si risiede qui. I non residenti per ora non possono spostarsi tra regioni, a meno di motivi comprovati . Dovranno attendere il 18 maggio per uno sblocco della situazione.

Quando riaprono le scuole in Campania

Le scuole in Campania riaprono la seconda settimana di settembre. De Luca ha inviato una nota al ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, per evitare a settembre “classi pollaio”.