𝐋𝐀 𝐓𝐄𝐑𝐙𝐀 𝐋𝐄𝐓𝐓𝐄𝐑𝐀 𝐄𝐍𝐂𝐈𝐂𝐋𝐈𝐂𝐀 𝐃𝐈 𝐏𝐀𝐏𝐀 𝐅𝐑𝐀𝐍𝐂𝐄𝐒𝐂𝐎

Il mondo è a un bivio, di cui non tutti si rendono conto, nella convinzione di trovarsi dinanzi a problemi enormi, ma complessi, che sfuggono alla nostra comune capacità di comprensione, da affidare al destino cieco o comunque alle decisioni dei governanti, pur avvertendo i loro gravi limiti, gli ambigui giochi di potere a cui soggiacciono, con il rischio di conflitti sempre più frequenti e distruttivi.

Il 3 ottobre p.v. il papa Francesco presenterà la sua terza enciclica, dal titolo molto significativo: “Fratello tutti”. Un chiaro riferimento alla universale fraternità, di cui il santo Patrono d’Italia è un simbolo. Non a caso il Papa firmerà “Fratelli tutti” ad Assisi, rivolgendo il suo appello a tutti: ai governanti, ma anche a tutti coloro che facilmente li sostengono, lasciandosi forse ingannare da falsi valori.

“Famiglia cristiana” ha dedicato l’editoriale del 13 sett. a Mons. Domenico Sorrentino, arcivescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, (originario di Boscotrecase-NA)), che ha sottolineato come “il nostro mondo sta attraversando una crisi che ci mette alle corde. Una crisi che non risparmia nemmeno le nazioni economicamente più robuste… costringendoci a dirci fratelli almeno nel dolore”.

E sarà l’occasione per riscoprirci fratelli anche nell’amore, prendendo coscienza seria che stiamo tutti sulla stessa barca. E’ la via maestra che san Francesco imboccò, “quando si denudò – prosegue mons. Sorrentino – sotto gli occhi del padre Bernardone e del vescovo Guido”… dichiarando “guerra all’egoismo, al denaro, a un’appartenenza famigliare che pretendeva di confinarlo nel privilegio a discapito di un mondo di poveri inesorabilmente condannati allo scarto”.

(Gerardo Capaldo)