Amore come pane di vita eterna

Amore come pane di vita eterna

Agosto 8, 2021 Off Di Redazione

Il dono della fede è grazia da vivere e coltivare che fa maturare sorprendenti benefici per il corpo e lo spirito. Si acquista un sentimento di vita rinnovata che permette di affrontare anche le difficoltà più aspre lungo il cammino quotidiano, senza esserne schiacciati dalla pesantezza. Il cammino di vita, innegabilmente, presenta numerosi ostacoli, sale della stessa vita, alcuni dei quali cambiano prospettive e visioni facendo così aprire il cuore ad accogliere la grazia di Dio e l’amorevole cura paterna. Bisogna “fidarsi” e “affidarsi” ad un Padre che non è padrone, ma che chiede di abitare nelle nostre vite per ricolmarle di ogni bene.

La natura umana, sovente, è attraversata dal dubbio, circa la verità di questo pensiero e cerca segni tangibili che ne attestino l’efficacia e l’universale validità. Queste condizioni non fanno altro che scatenare ulteriori tempeste di dubbi, dinanzi ai quali si perde di vista la luce di una guida sicura e nel cuore cala il buio e con esso lo sconforto e l’amarezza. La ricerca dei segni nasce e spesso matura con effetto domino quando la grazia della fede non viene coltivata.

La gente, come si evidenzia dalle letture evangeliche, cerca, ascolta Gesù rimanendo entusiasta dei miracoli, purtuttavia si scandalizza, mormora e, sotto l’impulso del dubbio, avanza pregiudizi: «Costui non è forse Gesù il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come può dire: “Sono disceso dal cielo?» (Gv 6, 42)

Non è bastato assistere a dei miracoli per credere; in tanti sono stati vicini a Gesù e non gli hanno creduto, ma addirittura, lo hanno disprezzato, calunniato e condannato, questo perché, ricorda Papa Francesco, “il loro cuore era chiuso allo Spirito di Dio, così la fede non poteva entrare. Invece la fede, che è come un seme nel profondo del cuore, sboccia quando ci lasciamo attirare dal Padre verso Gesù, e andiamo a Lui con cuore aperto, senza pregiudizi”. L’azione benefica e salvifica dello Spirito Santo genera una relazione di vita e di amore, facendoci comprendere il vero senso del “Pane della vita” che Gesù ci dona con la Santissima Eucarestia. “È pane di solo amore, che ci fa sentire il gusto di essere amati e ci fa scoprire all’infinito la bellezza dell’amore”, è quanto afferma il cardinale Zuppi, arcivescovo metropolita di Bologna.

In questo tempo si sta scatenando una tempesta mediatica sulla pandemia e, in particolare, sulla campagna vaccinale. La gente è disorientata dalle notizie, spesso contraddittorie e cerca con insistenza “segni” rassicuranti, nonostante i benefici della campagna di immunizzazione. La pandemia, maestra di questo tempo complicato, ci ha insegnato che il verbo di vita non è avere, possedere, ma essere testimoni della Parola di Dio donando amore: pane che sazia la propria fame e quella altrui. Questa condizione permette di tenere aperte le porte per accogliere la grazia di Dio.

Mario Baldassarre