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Novembre 24, 2021 Off Di Dario Alvino

Lunedi รจ stato inaugurato presso lo stabilimento dellโ€™I.I.A. (Industria Italiana Autobus) di Flumeri il Citymood 12e, il nuovo autobus a propulsione elettrica. Alla presenza del ministro Luigi Di Maio, dei sindaci di Ariano e Flumeri e con la soddisfazione dei politici pentastellati che si sono prodigati per la rinascita dellโ€™industria motoristica ufitana. Il ministro ha evidenziato lโ€™importanza di questa produzione in tema di mobilitร  e della transizione ecologica in atto.

Il nuovo autobus di dodici metri, progettato e costruito in Italia, รจ a totale propulsione elettrica, anche nella climatizzazione e nei sistemi ausiliari, con interni riciclabili al cento per cento.

Con la realizzazione di Citymood 12e lโ€™I.I.A. si pone come azienda leader in grado di competere a livello internazionale. Lโ€™azienda ufitana, rinata nel 2019 con lo stanziamento di fondi pubblici ed il rilancio del marchio Menarinibus, che costruisce autobus da oltre un secolo.

Grazie allโ€™intervento statale (con Invitalia) di due anni orsono lโ€™I.I.A. รจ stata completamente ristrutturata, riportando al lavoro duecento dipendenti che erano in cassa integrazione e assumendo nuove professionalitร . Soddisfazione pure da parte dei sindacati (Ugl Metalmeccanici) che considerano il varo del Citimood un buon viatico per nuove commesse. Lโ€™azienda di Flumeri aveva puntato alcuni anni fa alla propulsione elettrica, una scommessa che ora sta per vincere: la transizione ecologica in atto e per la disponibilitร  di cospicui fondi del PNNR rendono possibile lโ€™attuazione di un piano produttivo competitivo e sempre crescente.

Non si vive lo stesso entusiasmo in quel di Pratola Serra, nella sede dellโ€™ex FCA ora Stellantis, che chiede alla neonata Casa Madre delle certezze sul futuro produttivo. Ivi negli anni novanta si sono prodotti a getto continuo i motori endotermici per auto Fiat, Jeep, Lancia e Alfa Romeo. Ma negli ultimi anni la produzione si era ridotta a due giorni la settimana con proporzionale decurtazione delle paghe dei dipendenti.

Con lโ€™ondata pandemica vi รจ stata la riconversione alla produzione di mascherine, che รจ continuata fino al settembre scorso, ma che non era in grado di impegnare piรน del sessanta per cento del personale. Nello scorso mese di ottobre vi รจ stata una fiammata positiva: dalla visita del manager francese Remรฌ Girarduox (del neo colosso italo-francese Stellantis) che ha annunciato una possibile commessa per Pratola Serra di una produzione di dellโ€™intera gamma di motori dei veicoli commerciali con inizio dal 2022. Tale produzione prevede 500mila pezzi allโ€™anno con piena occupazione per i prossimi tre-cinque anni. E questa รจ una buona notizia se ci fermiamo al breve periodo, meno se si fa un discorso a lungo termine.

Difatti gli stabilimenti francesi del gruppo Stellantis sono stati tutti riconvertiti a una produzione elettrica, che rappresenta il futuro, mentre quello di Pratola Serra รจ fermo ai motori endotermici. Ciรฒ suscita qualche preoccupazione per quello che รจ il piรน importante stabilimento irpino, che da lavoro a 1.800 persone e che in tempi di congiuntura negativa potrebbero mandare in crisi unโ€™intera provincia.

Dario Alvino