Cantieri Avellino: per l’Autostazione si apre uno spiraglio, per la Piscina nulla si muove, sull’Eliseo si dibatte ancora…

Cantieri Avellino: per l’Autostazione si apre uno spiraglio, per la Piscina nulla si muove, sull’Eliseo si dibatte ancora…

Gennaio 16, 2022 Off Di Dario Alvino

Dopo la sospensione dell’interdittiva antimafia a carico della Co.Ge.Pa., adottata dal tribunale di Napoli si riaccendono le speranze di terminare i lavori dell’Autostazione di Avellino. La ditta appaltatrice napoletana (Costruzioni Generali Passarelli) era stata fermata a seguito di due provvedimenti (ottobre e dicembre 2020) dalla Prefettura di Napoli. Quindi aveva subito la revoca dell’incarico da parte dell’Air, che si accingeva a bandire nuova gara; ma alla luce della riammissione giudiziaria ha concesso nuovamente l’appalto alla ditta napoletana affinché possano essere concluse le opere per un totale di 1,4 milioni di euro stanziati dalla Regione Campania. I lavori erano stati appaltati nel maggio 2019 e dovevano avere inizio nel febbraio 2020 ma furono stoppati dalla pandemia. Ora che la ditta è stata riabilitata il manager Acconcia ha dichiarato che entro 72 giorni i lavori potranno essere conclusi, per cui nella prossima primavera potrà entrare in funzione un terminal logistico di primaria importanza per la città.

Per la piscina comunale invece il futuro non è roseo: la struttura è ferma da due anni e mezzo ed anche in questo caso la magistratura ha bloccato la gestione dei Cesaro, coinvolti in procedure di accertamento giudiziario. Nel merito si sono attivati i consiglieri di opposizione del Comune di Avellino Amalio Santoro, Francesco Iandolo, Nicola Giordano, Dino Preziosi, Nando Picariello, Luca Cipriano, Ettore Iacovacci, sollecitando l’indizione di un seduta del consiglio comunale dedicata esclusivamente alla risoluzione del problema piscina comunale. Rammentiamo che anche il personale, che ha usufruito per un periodo degli ammortizzatori sociali, è rimasto inoccupato e senza reddito. Dall’aprile 2019 l’assessore al Patrimonio Stefano Luongo assieme al sindaco Festa avevano pubblicato l’avviso per la ricerca di un nuovo gestore; poi, complice l’imperversare della pandemia, sono state congelate tutte le possibili azioni. Ma ora la struttura non può più attendere.

Eliseo-Ex Gil: la struttura adiacente alla villa comunale attende una destinazione, o meglio che divenga una casa della cultura è fuori di dubbio, ma è sulla gestione da adottare che si sta dibattendo. Circa quattro anni fa, con l’allora sindaco Foti e su proposta del Comitato “Luce sull’Eliseo”, venne lanciata l’idea della Fondazione di Partecipazione, un “istituto senza scopo di lucro avente come finalità la diffusione, promozione e sviluppo dell’arte e dello spettacolo cinematografico” anche in funzione di promozione sociale culturale; e per conseguire i suddetti scopi “si avvarrà della partecipazione di una pluralità di soggetti pubblici e privati”. Ma tale iniziativa non è mai stata ratificata ed il complesso, pur completamente ristrutturato a seguito dell’incendio del 2 gennaio 2013, è rimasto in abbandono, anzi in totale balia di atti vandalici, che si sono susseguiti fino al maggio dello scorso anno, con vetri infranti, porte d’ingresso divelte ed affissioni di scritte indelebili su tutte le facciate perimetrali. Anzi l’idea della Fondazione di Partecipazione è stata definitivamente sepolta con l’avvento del sindaco Festa, che invece ha proposto Avellino Cultura, un fondazione tradizionale, che accorpi tutte le strutture culturali della città su cui il Comune abbia un ruolo preminente, affidando di volta in volta le gestioni a privati delle varie iniziative. E, tra un’idea e l’altra, gli anni passano e la struttura va in malora…