Non di solo pane

Non di solo pane

Marzo 6, 2022 Off Di Tiziana Urciuoli

“Senza perdono non ci può essere un futuro per un rapporto tra individui, all’interno di una nazione o tra le nazioni”. Una testimonianza del vescovo anglicano Desmond Tutu, Premio Nobel per la pace, scomparso recentemente. Quasi tutti i più grandi Nobel per la pace, donne e uomini, hanno bandito l’odio, la violenza e la vendetta.

“La pace è più importante dell’indipendenza. C’è chi può vedere nell’attività di difendere i diritti umani, la giustizia e la pace, un gesto politico, ma la mia attività è unicamente pastorale” (Carlos Filipe Ximenes Belo). Quasi tutte le guerre trovano come pretesto la difesa della patria e dei diritti umani. Come se la patria fosse più sacra della vita umana.

Anche l’Italia invase l’Etiopia perché non rispettava i diritti umani. Ed ebbe inizio la guerra con una violazione dei diritti umani ben più atroce e più ampia. “Che differenza c’è – si chiedeva Gandhi – tra la morte dei bambini e di tante persone innocenti uccisi per una presunta guerra giusta e quelli uccisi per una guerra ingiusta?”

La Quaresima quest’anno ha inizio mentre in Ucraina scorre il sangue di migliaia di esseri umani. Molti Paesi si sono mobilitati per inviare a Kiev medicinali e generi di prima necessità. Una solidarietà degna di lode. Che tuttavia non può giustificare l’ambiguità di credenti che si adoperano per inviare in Ucraina anche armi.

Dopo il digiuno di quaranta giorni, il diavolo propose di cambiare la pietra in pane. “Gesù gli rispose: Sta scritto «Non di solo pane vivrà l’uomo» (Lc 4,1-13). La comunità cristiana non può limitarsi all’ufficio di pietosa infermiera, mentre da una parte e dall’altra si continua spargere sangue senza alcuna pietà.

C’è chi anche sulla stampa cattolica ha riproposto l’ipotesi della “guerra giusta” formulata da S. Tommaso. Una teoria che, come rilevato dagli ultimi pontefici, non è più valida, trattandosi del rischio di armi nucleari e comunque di missili che ricadono prevalentemente su popolazioni inermi. «Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio» (Mt 4,4).