Il comandamento dell’amore come dono di salvezza

Il comandamento dell’amore come dono di salvezza

Maggio 15, 2022 Off Di Redazione

I mesi scorrono segnati da un impavido vento di guerra che da oriente spira con forza, tanto da destare evidenti preoccupazioni. Le politiche attuate da più fronti, tuttavia, lasciano profilare uno scenario surreale in cui manca la volontà di imbandire un tavolo negoziale di pace; le strategie messe in atto dall’occidente mirano a rafforzare militarmente l’Ucraina per rallentare l’avanzata e la prepotenza russa.

La necessità di spegnere fuoco con altro fuoco e odio con odio appare come un preoccupante paradosso che rifugge ogni atto del buon vivere. La crisi pandemica, che ha tenuto sotto scacco per lungo tempo le nostre vite, è passata in secondo piano nelle discussioni giornalistiche. La stringente campagna vaccinale e l’evoluzione virale del Sars-Cov 2 hanno quasi del tutto spento quel destino di morte che con insistenza rincorreva le stagioni a suon di rallentamenti e vigorose riprese.

Dinanzi a questi scenari, che ripropongono il volto buio della storia moderna, come ritrovare la luce del buon vivere?

«Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri» (Gv 13, 34) è l’invito di Gesù per vincere il male che, insinuandosi in maniera strisciante nell’anima, incupisce i cuori fino a generare odio, rancore, violenza. Il messaggio è forte e disarmante, proprio in questo tempo in cui il mondo a gran voce invoca la pace. Amare è un verbo declinabile all’infinito nei tempi e nei modi: è questo il messaggio portato da Gesù per far trionfare il bene sul male. Contro il nichilismo degli individualisti, che antepongono il proprio ego al bene comune, generando un’aridità morale, viene proposto il comandamento dell’amore. Il Signore si è fatto servo per amore, per mondare l’umanità dal peccato, perdonando e insegnando che il perdono fa nascere durature prospettive di benessere, cosicché anche nel buio più tetro si riuscirà a vedere la luce.

Il Santo Padre Francesco nell’Enciclica sulla fraternità e l’amicizia sociale, Fratelli tutti, richiama a gran voce la necessità di impegnarsi per garantire la sicurezza alimentare, di salute e lavorativa, anziché ricorrere agli armamenti che alimentano la paura, il bisogno di primeggiare sugli altri, con un effetto domino sulle spese militari. Per risanare i problemi acuiti dalla pandemia e dalle guerre in atto, bisogna maturare una visione di fraternità, animata da sentimenti puri di carità e altruismo, come fu per il Samaritano che fu mosso a pietà per l’uomo percosso dai briganti lungo la strada da Gerusalemme a Gerico.

Il Cardinale Comastri ricorda: «Nella Passione di Cristo, nel suo amore senza riserve, nel suo perdono sconfinato, nella sua misericordia senza limiti, Dio ha piantato dentro i solchi di questo mondo cattivo il seme del cambiamento e del rinnovamento.»

Solo facendo esperienze di perdono si potrà vincere la cattiveria, l’odio, così da gettare le basi per la pace nel mondo.

Mario Baldassarre