AVELLINO – Il 28 inizia il campionato

Dopo la sentenza del TAR Lazio che ha respinto i ricorsi di Campobasso e Teramo, estromessi dalla serie C per distrazioni economico-amministrative, è ufficiale l’inserimento del Pescara nel girone meridionale. Gli abruzzesi, insieme alla due calabresi Crotone e Catanzaro, saranno certamente avversari quotatissimi nel raggruppamento del girone C e l’Avellino dovrà guardarsi le spalle in previsione di “grandeur”.

La prospettiva di giocarsi un campionato all’avanguardia, dopo il brodino lesso dello scorso anno che non ha riscaldato il cuore dei tifosi, è l’imperativo di quest’anno.

Oggi non ci sono più gli annunciati salvatori della patria dello scorso campionato, quei personaggi oltremodo colpevoli e nullafacenti. Ci si è affidati ad un d.s. come De Vito, irpino doc e dalle mani pulite, che sta operando con occhi vigili in un mercato difficile soprattutto nelle uscite di calciatori (e sono tanti) che ci avevano infervorati solo nella benevola fantasia di successo. Ora i calciatori che sono arrivati, in seguito ad una strategia pianificata a tavolino tra tecnico e dirigenza, ci autorizzano a credere nei risultati migliori perché hanno il germe vivo della coscienza della vittoria.

Dopo le prime amichevoli, che lasciano il tempo che trovano, si è avuto l’impressione che gli uomini nuovi abbiano dato un volto vero all’Avellino di Taurino, anche se le defezioni di Bove e Dossena hanno creato qualche nube nell’organico. Ma giustamente come ha sostenuto il tecnico nessun giocatore che soffre di mal di pancia dovranno rimanere nella rosa. Tutti sono necessari ma nessuno è indispensabile. Ma i due dissidenti, subito cacciati, sono stati adeguatamente sostituiti da Zanadrea e da Aja, giocatori “mastini” di serie superiore.

Non è escluso che dopo il test con la Roma primavera ci saranno altri botti per centrocampo e attacco.

Staremo a vedere!