Per il Summer Fest spesi ad Avellino 500mila euro!!!
Settembre 10, 2022Ad Avellino si è vissuta un’estate ricca di eventi ed il Ferragosto è stato festeggiato come non mai. Chi non avesse fatto vacanze ad agosto non si è affatto annoiato; anzi c’era l’imbarazzo della scelta tra la molteplicità degli eventi che si succedevano e si accavallavano nelle varie zone della città. In specie il mercoledi, appuntamento oramai fisso, il centro storico vive fino a tarda sera a suon di canti e balli. Si è esagerato! Tante le proteste dei residenti che, dovendosi alzare di buon mattino per recarsi al lavoro, non gradivano che la massa di giovani si intrattenesse a fare movida fino alle ore piccole. E come dargli torto! Più di una polemica è sorta contro l’amministrazione del sindaco Enjoi che, spalleggiando la movida, ha dato prova di considerare l’intrattenimento prioritario rispetto alla condotta del vivere civile.
Ma ora mettetevi comodi, o almeno tenetevi stretti, perché parliamo di quanto sia costata questa lunga kermesse del divertimento: cinquecentomila euro! Avete letto bene. E di questa cifra monstre solo 150mila derivano dai fondi Poc regionali mentre ben 350mila restano a carico del Comune di Avellino.. In dettaglio i fuochi pirotecnici sono costati 53mila euro (bellissimi a dire il vero) l’allestimento delle luminarie 70mila euro, 51mila euro per l’esibizione di Enzo Avitabile, 20mila sono occorsi per Peppino di Capri. Questo solo per nominare alcuni perché sono svariati i personaggi dello spettacolo, siano essi originali o cover, che si sono avvicendati sui palchi ferragostani. E di costoro nessuno ha lesinato complimenti e ringraziamenti per l’invito a partecipare al sindaco Festa e all’assessore Luongo, senza sapere che a pagare saranno i cittadini avellinesi, come spiegherò qui di seguito.
Si, perchè sottrarre ben 350mila euro alla casse comunali per i divertimenti farragostani comporta almeno due cose: anzitutto stringersi o rinunciare ad altri servizi prioritari, come ristrutturare la case popolari o negare l’igiene o il decoro cittadino (strade piene di buche, marciapiedi disassati, sporcizia ovunque), continuare a non avere un asilo nido o a non usufruire servizi sociali di carattere medico-assistenziale (vedi Ambito A5 di cui il capoluogo fa parte). E significa anche continuare a percorrere la strada dello spreco e della futilità, sottraendo occasioni ai giovani per restare e agli adulti di elevare quel livello di vita sociale e civile che ci vede nei bassifondi delle classifiche nazionali. Del resto anche il sindaco occupa quelle stesse posizioni, come rileva la classifica de Il Sole 24 Ore. Ma egli non se ne duole continuando a crogiolarsi e a vivere nel suo mondo fatto di eventi, feste e festine con un presenzialismo finanche irritante.
Riflettano i cittadini avellinesi e sappiano che le aliquote massime sulle tasse comunali (Tari, Imu, Irpef, ecc.) non sono dovute alla pandemia o alla guerra.. Se poi vogliono continuare a guardare il dito e non la luna affari loro, vuol dire che avranno meritato a pieno titolo di essere gli ultimi della classe, e non servirà a nulla lamentarsi contro la sorte o il Norditalia…