E’ FINITO L’EFFETTO RASTELLI ?

Ancora una volta l’Avellino di Rastelli crolla impietosamente al primo sgambetto della Viterbese. Non è uno scherzo di Natale ma una ineccepibile verità, che si scontra con le premesse fatte dall’allenatore che non riesce più a capacitarsi di una squadra, corretta da lui e dal ds De Vito, che non regge il confronto con la penultima della classe.

E’ finito l’effetto Rastelli? La cura del “supervisore” chiamato al capezzale del malato, non riesce con nessuna alchimia a guarire il paziente.

La doppietta di Marotta. trentaseienne attaccante, ha spento subito, dopo 17 minuti di gioco, ogni velleità all’Avellino che , nonostante i cambi, non risponde a nessuna sollecitazione. Orfano di ogni risorsa di gioco, la squadra irpina si appiattisce limitandosi a qualche sporadico tentativo di raggiungere la porta avversaria. Gli errori dei difensori, che a turno fanno a gara a chi li commette peggio, stavolta è toccato a Pane che si è fatto uccellare da un tiro tra lui e il palo. Il gol è stato un elettroshock per i bianco-verdi che hanno subito perso il bandolo della matassa, lasciando l’iniziativa e i tre punti ai modesti avversari.

Doveva essere la partita della riscossa, la gara da cui prendere il volo per un piazzamento favorevole ai play-off, si è invece tramutata in una tragedia tanto da far riflettere sulle reali possibilità di poter giocare la post season, affrontando squadre che impongono gioco e risultati agli avversari. Allo strazio della gara bisogna aggiungere le bordate di fischi dei tifosi che cominciano ad abbandonare lo stadio perchè la loro creatura è diventata inaffidabile.

“ Abbiamo commesso degli errori, ci siamo allungati, ma con l’aiuto di tutti cercheremo di venire fuori da questa situazione imbarazzante e negativa.” Questo il commento amaro del tecnico che ad ogni piè sospinto cerca la comprensione dei tifosi ma non fa molto per migliorare gioco e inquadratura della sua squadra.

Sabato altro incontro al Partenio contro il Francavilla che è incazzatissimo per le sei reti incassate dal Catanzaro.

Prevarrà l’incazzatura dei pugliesi o la rabbia degli irpini?