QUESTIONE PERSONALE, IL SINDACATO PUNTA IL DITO!

QUESTIONE PERSONALE, IL SINDACATO PUNTA IL DITO!

Giugno 1, 2023 Off Di Redazione

Sanità, Morsa e de Ciuceis (Fp Cgil): “Personale precario di ASL e Moscati, si proceda con la stabilizzazione senza creare false aspettative…”

Sono la Segretaria Generale della Fp Cgil, Licia Morsa, e il Segretario Provinciale, Pietro de Ciuceis, ad intervenire attraverso una nota congiunta.

“Dal 2021 si sono concretizzate migliori possibilità da parte dalla P.A. e del SSN di procedere ad un’ampia e più rapida integrazione del personale che era stato decisivo nell’epoca della pandemia. Non per un ideale e romantico discorso di riconoscenza per il fondamentale e decisivo apporto, ma per un più prosaico e utilitaristico bisogno di far fronte alla crisi enorme che il servizio pubblico sanitario sta vivendo in questi anni. Serve personale e serve subito. Soprattutto per la prima linea, che ormai si è estesa a quasi tutti gli ambiti operativi dei servizi sociosanitari, tracimando dai Pronto Soccorso”.

“Bisogna cambiare approccio e visione e bisogna farlo presto, rimettendo al centro del discorso la risorsa umana, unica ed insostituibile, rappresentata dai lavoratori del SSN e il loro rapporto insostituibile per creare, per conto ed in nome dello stato, il giusto clima di fiducia con i pazienti e i cittadini. Perché, se questo si continua ad ignorare, non solo non apriremo il Landolfi nel modo in cui è necessario, ma non si realizzerà nemmeno il futuro del Frangipane, del Criscuoli e delle case della salute, oltre a tutto il sistema sanitario provinciale”.

“Abbiamo fatto precise richieste ai Direttori Generali di ASL e AORN Moscati, organi operativi della politica regionale, al fine di cominciare a stemperare il clima di ostilità che si registra sempre più verso i lavoratori della sanità pubblica che, in numero sempre maggiore, si dimettono dalle aziende o disertano i concorsi pubblici”.

“Richieste che riguardano il Moscati, dove alcuni esami istologici eseguiti dai professionisti del Rilievo Nazionale vengono affidati nelle mani del paziente che è costretto poi a portarli personalmente a strutture private anche fuori provincia per essere analizzati; il Distretto di Montoro, dove chi ha necessità di una visita diabetologica deve affidarsi ad altre strutture causa penuria di personale; i PACC che la ASL di Avellino incomprensibilmente non attiva, costringendo, di fatto, i pazienti a sottoporsi ad assurde gimkane per far quadrare i vari esami specialistici per arrivare alla fine ad un’agognata visita di controllo”.

“In tutto questo poi, finalmente, le richieste della FP CGIL, sia regionale che provinciale, hanno portato alla scoperta da parte della Regione di un’altra preziosa fonte di risorse umane, professionalizzate e già operative. Ci riferiamo ai precari della lettera C previsti dalla legge di bilancio del 2021 riferita all’anno 2022. In merito a questo e alla ricognizione richiesta alla ASL e all’AORN Moscati, noi e i lavoratori stiamo rivivendo il caos a cui eravamo abituati in precedenza. Ma nel senso opposto a quando, in completa solitudine, ci siamo avviati nella lotta per stabilizzare il personale precario della ASL di Avellino operante nei servizi penitenziari”.

“Oggi come allora abbiamo l’impressione che molti tra colleghi sindacalisti, politici e funzionari abbiano idee che a nostro avviso cozzano contro norma e realtà. Noi, in tempi non sospetti (lontani da elezioni di qualsiasi genere), abbiamo sempre chiesto la reinternalizzazione dei servizi con percorsi di assorbimento legali, equi e certi per i lavoratori interessati e continuiamo a lavorare in questo senso secondo le nostre prerogative per farlo oggi”.

“Per questo chiediamo alle aziende di provvedere, in tempi brevissimi, in prima istanza a concludere il processo di stabilizzazione dei rimanenti lavoratori con il diritto in forza lettera B della finanziaria; per quanto riguarda la lettera C, sentite alcune dichiarazioni, ma anche letti alcuni atti che le aziende hanno ritenuto di non indirizzare a noi nemmeno dopo richieste specifiche, chiediamo di prestare la dovuta attenzione ai parametri dentro i quali questi lavoratori oggi si devono trovare per accedere al diritto e di lavorare in sinergia affinché chi ha tanto dato al nostro SSR abbia un minimo di concreta conoscenza, al di là della solita e opportunista promessa di un futuro che se nessuno costruisce, con dedizione, imparzialità e sacrificio non esiste”.