Ad Avellino un Natale scintillante!
Dicembre 26, 2023Cosa chiedere a Babbo Natale per la città
Eh, non c’è che dire, le luminarie mettono gioia; se poi son luci d’ artista (il riferimento alla vicina Salerno è solo casuale) danno un piacevole senso di partecipazione, di inclusione e di calore: non a caso sono “luci calde” quelle installate al Corso di Avellino.
Si passeggia sotto un tetto ondulato che sovrasta e riscalda i nostri occhi ed anche i cuori, intermezzato solo da un fantasmagorico albero di Natale che campeggia dinanzi alla chiesa del Rosario: un bello spettacolo! Che si completa in piazza libertà con l’installazione delle casette, ove sono stipati gadget, lavoretti artigianali e da cui viene dispensato ogni genere di delizia del palato, dai dolciumi al vin brulé.
Non è stata trascurata piazza Kennedy, ove fanno mostra di sé fieri ed eleganti sagome luminose di animali che popolano i giardini pubblici rendendo il percorso luccicante ed ospitale. Contrasta solo la sonorità delle vie del centro decisamente esagerata perchè, com’era accaduto in estate, a parte il sottofondo musicale delle installazioni fisse, bar e locali di intrattenimento fanno a gara a chi spara la musica più alta rendendo l’ambiente un caotico luna Park. Insomma dopo il Summer Fest si sta vivendo un’ altrettanto fantastico Winter Fest che avrà il suo culmine in piazza Libertà la notte del 31 dicembre con l’esibizione del sempreverde Antonello Venditti, seguito dalla rapper Lukè, più gradito ai giovani.
Ma dopo questi giorni di festa, che passeranno in fretta, cosa ci aspetterà dal 2 gennaio in poi? Se potessimo chiedere un regalo a Babbo Natale vorremmo ritrovarci una città più accogliente e meno inquinata, con meno traffico e più servizi.
Qualche desiderio? I marciapiedi non dissestati e con gli scivoli al posto giusto privi di barriere architettoniche; le tasse da pagare non all’aliquota massima (se è vero che siamo usciti dal predissesto!); un’ autostazione dotata di un parcheggio per gli utenti e un bus navetta che colleghi almeno ogni 10 minuti con il centro; il Centro Autistico finalmente aperto e funzionante per ospitare i bambini autistici (molti di essi intanto sono divenuti adulti); il mercato bisettimanale di nuovo fiorente (più per gli esercenti che per l’utenza); un Piano di Zona A4 attivo e a disposizione della collettività; una Dogana restaurata ed adibita ad Agorà, aperta alle Associazioni, a qualunque settore appartengano.
La lista dei desideri potrebbe continuare… Di sicuro su questi punti siamo all’Anno Zero, esattamente come cinque anni fa o forse peggio, ma se vogliamo migliorare la qualità della vita e scrollarci di dosso quelle posizioni di classifica stilate dagli istituti demoscopici che ci relegano agli ultimi posti, qualcosa dovrà cambiare, prima di tutto nella mentalità della cittadinanza.
Dario Alvino