Ama è il comandamento di Dio

Ama è il comandamento di Dio

Febbraio 20, 2022 Off Di Redazione

Le logiche mondane spesso rispondono alle leggi dell’orgoglio che pongono in primo piano l’appagamento di bisogni individuali, il più delle volte, quantificabili materialmente. Le vicende della quotidianità vengono soppesate col dare e avere delle voci di bilancio. Le decisioni sono sottoposte alle leggi del compromesso, pur di perseguire o trovare benefici appaganti. Il pensiero predominante, talvolta assoggettato a mere concezioni economiche, esclude forme di debolezza che, come tale, fanno prefigurare condizioni complicate e umanamente insignificanti.

Ci sono regole non scritte per essere vincenti, tra queste predomina la forza, la temperanza per affrontare ogni cosa con risolutezza, ottenendo vantaggi volti a rafforzare la propria condizione umana e la posizione sociale. I sentimenti nobili, espressione di rettitudine e virtù, diventano forme utopiche che stentano a trovare applicazione in un contesto in cui prevalgono teorie volte a cercare sicurezze e certezze. Gli eventi storici evidenziano con chiarezza queste situazioni, tanto è vero che la storiografia è ad appannaggio dei vincitori: sono vicende da dimenticare quelle degli ultimi.

Il messaggio di Gesù, in controtendenza con le materiali logiche umane, ha attraversato i secoli perché verità duratura incardinata intorno all’amore per fare luce sui grigiori che imperversano nelle tempeste della vita. Si tratta di verità sconvolgenti con l’amaro gusto della medicina e la forza di guarire ogni male.

Gesù dice: ama tutti, anche i nemici; a chi ti fa del male, presenta l’altra guancia. La logica del mondo suggerisce tutt’altro. Gli insegnamenti di Gesù, attraverso la prova e il sacrificio, hanno un sorprendente potere taumaturgico che passa da chi vive questi sentimenti verso chi li avversa.

«Benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male» (Lc 6, 28). Solo in questo modo il frutto delle benedizioni può renderli migliori, cosicché la luce di Dio possa mutare le malvagità in bene. La violenza rende soltanto l’uomo peggiore, spingendolo a fare del male e a giustificare le reazioni.

«A chi ti percuote sulla guancia, offri l’altra» (Lc 6, 29): l’amore è disarmante, sconfigge ogni forma di violenza, fa maturare cambiamenti radicali e duraturi dissetandosi alla sua fonte. «Il cuore grande – sostiene papa Francesco – non condanna ma perdona, dimentica perché Dio ha dimenticato i miei peccati; Dio ha perdonato i miei peccati.»

«Ama il tuo prossimo come te stesso» è il comandamento di Gesù per vivere la vita in una comunione di fratellanza in cui ognuno può vedere nell’altro se stesso: il bene dell’altro diventa così bene proprio in un vicendevole e reciproco scambio di amore e di benessere. Comprendere questi insegnamenti, calandoli nella vita, fino a farli diventare i capisaldi della propria personalità, potrà aprire il cuore ad accogliere la misericordia di Dio e ad essere, come dice Gesù, misericordiosi. È una condizione questa che nasce e matura attraverso la conoscenza di se stessi e l’umiltà di sentirsi peccatori. Mario Baldassarre