AVELLINO  E’  ANCORA  IN  ….MUTANDA

AVELLINO E’ ANCORA IN ….MUTANDA

Settembre 26, 2024 Off Di Antonio Mondo

L’Avellino naviga ancora sott’acqua, con poca qualità negli incontri finora disputati. Si continua ad offrire prestazioni incolori dopo che la squadra è stata smembrata e ricostruita a luglio. La società di D’Agostino sembrava assimilata ad un porto di mare: ogni giorno arrivava un giocatore che secondo la Triade era un messia, quello che avrebbe guarito i mali del reparto: Sounas per il centrocampo, Redan per l’attacco e Ernici per la difesa. Niente di tutto questo si è avverato, nonostante la squadra avesse bisogno di risposte immediate, dopo i grossi investimenti della Presidenza, ma, ahimè, si è subito trovata a mal partito con un allenatore che aveva speso ogni riserva tattica e tecnica, cambiando modulo e 5-6 giocatori, senza un briciolo di programmazione.

Finalmente la contestazione dei tifosi ha partorito, per il momento, il topolino: il cambio dell’allenatore e di tutta la truppa dirigenziale, per una scossa senza scintilla.

L’ennesimo pareggio di Torre Del Greco testimonia che siamo ancora in…. Mutanda. Scusate l’affermazione che non vuole essere un dileggio per il ragazzo della Primavera, che ha fatto il suo debutto, assieme a Campanile, lanciati da Biancolino. Strategicamente non hanno cambiato più di tanto la fisionomia della squadra che è ancora in braghe, senza aver ancora indossato il vestito della domenica per festeggiare una vittoria. Siamo sullo stesso livello del Taranto, con lo zero in classifica, nel settore delle vittorie ed una crisi di produzione che secondo noi ha già caratterizzato il nostro campionato.

Abbiamo consumato solo 6 gare e si contano già otto infortunati che ci hanno regalato un clima di incertezze e di nervosismo con i 4 squalificati, di cui De Cristoforo e Russo per 2 giornate, con l’aggravante di Pazienza e del suo vice.

L’opzione Biancolino non è una soluzione, per lo meno in tempi brevi, perché non conosce a fondo i giocatori e non ci sembra molto adatto a dialogare con gli stessi per sviscerare e capire, dialetticamente, le problematiche che li attanagliano. In questo scorcio di campionato non c’è stato l’addio alle vecchie sofferenze, legate a risultati pieni di incertezze, con l’angoscia della classifica. Certo Biancolino non ha demeritato, ma sono stati fallaci, come dall’inizio del campionato, i giocatori che da una settimana all’altra denotano cambiamenti di forma e poca dedizione, permettendo agli avversari di fare un figurone.

Avevamo auspicato, nel nostro piccolo, di ridurre l’età media della squadra, ma il plenipotenziario Perinetti ha fatto arrivare Annarilli, Vano, Sounas, confermando Benedetti, Armellino, Rigione, Frascatore, Cancellotti, tutti oltre i trentatrè anni e per giunta è stato anche reintegrato Cionek che conta la bellezza di 39 primavere.