Avellino, più che di un nuovo Stadio, ha bisogno della Piscina Comunale!

Avellino, più che di un nuovo Stadio, ha bisogno della Piscina Comunale!

Gennaio 6, 2023 Off Di Dario Alvino

Ospite della trasmissione ‘Tifare Avellino è uno stile di vita’ il sindaco Festa, infervorato dalla smania di pensare in grande, ha dichiarato con sicumera che il nuovo stadio si farà, in quanto per la città è una necessità, perchè le condizioni di quello attuale non offrono un bello spettacolo.

Ricordiamo che il progetto per il nuovo stadio, affidato all’arch. Gino Zavanella di Gan Arena, prevede una struttura completamente rinnovata, che avrà 21.500 posti a sedere tutti al coperto e sarà catalogabile per le partite internazionali. Il progetto prevede inoltre due grandi schermi interattivi e dinamici, funzionanti volendo anche h24 ed avranno la possibilità di irradiare messaggi utili allo stadio ed alla città. Lo stadio sarà dotato inoltre di un ristorante panoramico all’ultimo piano da 250 posti e potrà comprendere anche una galleria commerciale.

Il costo preventivato si attesta sui 50-60 milioni di euro. Partiamo proprio da quest’ultima cifra, che riteniamo il Comune di Avellino, ancora non svincolato dalla procedura di pre dissesto non possa permettersi di affrontare, né che possa accendere un mutuo di tale portata verso il Credito Sportivo.

A parte l’antieconomicità, bisogna ricordare a chi pensa in grande che Avellino non è Milano e tanto meno Barcellona, il bacino di utenza irpino è costituito da una città medio-piccola e da una provincia che perde residenti a migliaia; aggiungiamo che che in virtù delle offerte televisive gli spettatori che si recano allo stadio sono sempre meno (improponibile il confronto con le quarantamila presenze dei tempi d’oro con i Lupi in serie A); non crediamo inoltre che un mega ristorante o l’ennesimo centro commerciale possano essere attrattori di folle al nuovo stadio.

Rattrista invece veder deperire di recente costruzione, sita di fronte allo stadio, chiusa da oltre trenta mesi: parliamo della piscina comunale, frequentata da tanti utenti, non solo per svago ma anche a scopo terapeutico. Gestita in malo modo nei primi anni dal Gruppo Cesaro, in virtù di un project financing stipulato con il Comune di Avellino, la struttura è inattiva dal marzo del 2020 ed attualmente non si vedono spiragli di di riapertura.

Sarebbe moto più utile, da parte dell’Amministrazione, attivarsi per trovare un nuovo gestore avviando intanto una veloce ristrutturazione, resa necessaria dalla condensa ed umidità che inevitabilmente l’inutilizzo avrà provocato. Ricreare una struttura per il beneficio psico- fisico della Comunità costituirebbe una valida alternativa alle strutture private. Questo potrebbe essere motivo di soddisfazione ed orgoglio (questa volta si!) per una Pubblica Amministrazione, senza aspettare che siano sempre e solo le iniziative delle altre componenti sociali a sopperire alla carenza della gestione pubblica:come nel caso del Parco Palatucci preso in cura dal Vescovo Arturo Aiello o della struttura sportiva di Rione Parco, ora gestita dalla Guardia di Finanza.