Camminiamo lungo i sentieri che conducono a Dio
Dicembre 5, 2021«Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro», è l’accorato appello che il Santo Padre Giovanni Paolo II, in una visita pastorale nel capoluogo ligure, rivolge a una nutriva rappresentanza di giovani. Un invito a “non lasciarsi vivere” ma mettersi in cammino senza adagiarsi alla superficialità, all’abitudinarietà che impoveriscono e appiattiscono la vita avuta in dono. In questo tempo tormentato da una profonda crisi sociale ed umana, l’invito ad avviare con abnegazione e risolutezza un cammino di rinnovamento è una necessità impellente per aprirsi a nuovi spazi di normalità. La Chiesa, in questo scorcio d’anno, per volere di Papa Francesco, si è avviata in un cammino sinodale: «un cammino di fratellanza, di amore, di fiducia tra noi». Lo spirito del Sinodo assume un importante significato di «discernimento e ricerca della volontà di Dio, non soltanto a titolo personale, ma come comunità cristiana». «Il cammino della sinodalità – continua il pontefice – è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio.» Si pone l’attenzione sull’importanza dell’annuncio del Vangelo di una Chiesa in uscita missionaria i cui presupposti fondanti riguardano “l’inclusione sociale dei poveri”, “la pace e il dialogo sociale” e “le motivazioni spirituali per l’impegno missionario”. Da sempre, il cammino per scoprire nuovi orizzonti e raggiungere ambiziosi obiettivi è stato l’elemento chiave della natura umana: la consapevolezza di ciò che si fa acquista significatività sotto la luce dello Spirito Santo.
Le letture liturgiche della seconda domenica di Avvento pongono l’attenzione sulla natura del cammino di conversione per eliminare il superfluo, le apparenze materiali e aprire il cuore alla venuta di Gesù. Nella prima lettura l’Apostolo San Paolo esorta i filippesi a continuare il viaggio di conversione ed essere perseveranti nella carità, con umiltà e abnegazione. Giovanni, discepolo amato da Gesù, “percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia: «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate. Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!»” (Lc 3, 3-6). L’invito del Battista è forte e risoluto, scuote le anime per preparare la via alla salvezza che, il più delle volte, avviene lungo sentieri lastricati di ostacoli che conducono a Dio.
È un messaggio quanto mai attuale in questo tempo complicato in cui certezze e verità precostituite si dissolvono come neve al sole, evidenziando tutte le fragilità e le miserie della natura umana. Convertirsi significa anche cambiare rotta orientandosi alla luce della Parola di Dio. Non sono richieste prove prostranti, ma operare nella quotidianità aprendo il cuore a Cristo “via, verità e vita”.
Mario Baldassarre