C’era una volta il Teatro Gesualdo! Spettacoli annullati ed incassi al minimo…
Febbraio 16, 2022E’ nata male la stagione teatrale del Massimo cittadino, e rischia di finire peggio.
All’inizio vi fu la perdita del finanziamento di trecentomila euro dalla Regione per il mancato intervento del Teatro Pubblico Campano, esautorato dalla decisione del sindaco Gianluca Festa. Venuto meno il fondo regionale si è dovuto far ricorso ai fondi Poc, ma dalla dotazione totale di 500mila euro ci si è dovuti accontentare di soli 150 in quanto con il resto si dovevano finanziare gli eventi in città dall’estate al Natale 2021. Con questa cifra si era riusciti ad organizzare, essendo oramai in ritardo, un cartellone che prevedeva la partecipazione di artisti vari, quali Piovani, Vinicio Capossela, Elena Sofia Ricci, Massimo Ranieri, Irene Grandi, Claudio Baglioni e Nino D’Angelo. Ma i ritardi e le troppe esitazioni non hanno convinto soprattutto gli spettatori, per cui il numero degli abbonamenti sottoscritti si limitava a venti. Il riscontro si è avuto subito dopo: la scarsità di pubblico ha immeschinito lo spettacolo del grande musicista Nicola Piovani svoltosi a fine novembre tra lo sconcerto generale.
Il resto ce l’ha messo la variante Omicron che ha influito non poco sul comparto spettacoli. Ed ora si rischia la debacle, in quanto sono fioccate le disdette delle presenze di Diana del Bufalo e Baz in programma il 13 febbraio e di Gabriele Cirilli per il giorno 26; c’è stato inoltre il rinvio di Samuele Peron al 9 aprile con soppressione di una delle due date previste ed il rinvio alla prossima stagione dell’esibizione di Irene Grandi, in programma il 19 febbraio.
Ma la colpa è solo del Covid? No di certo, dal momento che tanto per restare nella nostra città, il cine-teatro Partenio ha svolto regolarmente la programmazione prevista, sia di proiezioni di film che di recite teatrali. Si può facilmente dedurre che l’abilità manageriale in piccole realtà valga più delle mega strutture, come è quella del Massimo cittadino.
E’ stata intanto archiviata l’inchiesta che riguardava il presunto ammanco di 115mila euro per le gestioni degli anni passati quando alla presidenza dell’Ente c’era Luca Cipriano; anzi il procedimento è costato 15mila euro di spese legali scarico del Comune di Avellino, a cui l’Istituzione fa capo.