Dopo CGS ora Asidep, servizio di depurazione k.o. ad Avellino
Giugno 15, 2023Esattamente un anno fa ci fu la dichiarazione di fallimento della CGS (Consorzio gestione servizi di Avellino), società con un passivo di 24 milioni di euro. La richiesta di concordato preventivo al tribunale di Avellino non fu accolta e quindi fu dichiarato il fallimento dell’azienda. Si fece quindi avanti Asidep, una società satellite del consorzio Asi, a rilevare la gestione della depurazione degli impianti ad Avellino e provincia; alla cui Presidenza fu nominato Vanni Chieffo dirigente del PD provinciale.
Ma la società, già debole in virtù di un passivo di sei milioni di euro, ha continuato a perdere quota a causa di un monte stipendi 2.450.000 € lordi per 56 dipendenti, 640.000 € di spese annue di energia, a fronte di un contributo annuo da parte dell’ Asi appena superiore agli 800.000 euro. Con la concomitanza grave della non funzionalità dei depuratori che quindi non portano incassi se non marginali; i magri guadagni sono avvenuti attraverso il subappalto a una ditta privata Multiservizi incaricata per la manutenzione delle aree industriali
Insomma tutti presupposti, per ammissione dello stesso presidente Chieffo, per far aumentare il debito dell’Asidep di un milione rispetto ai sei milioni di un anno fa. E’ ovvio che un’azienda del genere sia destinata al fallimento! Ora si registra l’agitazione dei dipendenti che non vogliono perdere il lavoro e l’ottima retribuzione contrattualizzata e si affannano i sindacati a cercare una soluzione non facile, che non può essere pubblica in quanto l’Asi non vuole assorbire le spese dei dipendenti e accollarsi il costo di ristrutturazione degli impianti di depurazione non funzionanti. Pertanto si spera in un’offerta da privati: nella primavera di quest’anno c’è stato l’interessamento della multinazionale francese Siram-Veolia ma ad oggi nulla si è concretizzato.
Ora si fa appello al presidente della Provincia Buonopane che poco potrà fare. Purtroppo anni di clientelismo politico e di acquiescenza delle frange sindacali portano a simili risultati.
La vicenda Asidep assomiglia a quella di Alto Calore, consorzio salvato provvisoriamente dalla fiducia concessa dal tribunale ad un piano di rientro dei debiti, che ci auguriamo, per il bene delle casse sociali, possa andare a buon fine.