Dopo il forfait di De Maio Il Pd sta pensando ad altro leader

Dopo il forfait di De Maio Il Pd sta pensando ad altro leader

Gennaio 13, 2024 Off Di Dario Alvino

Per le amministrative 2024 ad Avellino situazione da definire per quasi tutte le formazioni

La brutta influenza, che ha raggiunto il picco nelle feste natalizie e ha colpito buona parte della popolazione, non ha risparmiato l’avvocato Benny De Maio, anzi lo ha talmente provato da rendere necessario ulteriori controlli cardiaci; per tale motivo egli ha dovuto rivedere i suoi piani e deciso di rinunciare a guidare il Pd nella tornata elettorale del prossimo giugno. Beh, la salute innanzitutto! Egli ha espresso la sua gratitudine per la fiducia accordatagli ma ora il Pd dovrà trovare un candidato che corrisponda alle statura dell’avvocato, persona specchiata e di spessore culturale, anche se non proprio espressione politica del partito. Del resto mancano cinque mesi alle elezioni, il tempo non manca.

Questo contrattempo farà riflettere il partito Democratico che al suo interno ha diverse anime e che non sarà facile far convergere su altro nome. Si sa in politica non sempre uno più uno fa due, più spesso la scelta di un candidato nasce da compromesso tra opposte fazioni.

Situazione più lineare per l’uscente Sindaco Festa che, avendo scelto un percorso civico, dovrà badare ad allestire tre/quattro liste che fungeranno da portatori d’acqua al suo mulino. E’ quindi un lavoro di quantità ma Festa è ben allenato, anche se non è scontato chetutti gli elementi della sua maggioranza vogliano continuare ad osservare obbedienza incondizionata.

Si vocifera di un’azione in solitaria per la vicesindaco Nargi, che avrebbe l’ambizione di capeggiare un lista tutta sua. Staremo a vedere.

Festa ha già ricevuto l’appoggio incondizionato per il ballottaggio di Petitto, capogruppo di Moderati e Riformisti a Palazzo Santa Lucia, e di D’Agostino che è a sua volta tentato di candidarsi alle Elezioni Europee con la Lega.

Anche Gianfranco Rotondi ha più volte dichiarato di avere un debito di riconoscenza verso Festa dopo l’appoggio alle politiche dello scorso anno, allorquando fu rieletto onorevole in territorio irpino. Ma la Destra, che governa il paese e che non ha grande tradizione ad Avellino, ove dall’anno 2009 non raggiunge il ballottaggio, ha bisogno di incaricare un degno rappresentante. Sembrava averlo trovato in Rino Genovese, giornalista di Raitre e volto notissimo ad Avellino, non fosse altro perché vive e lavora sul territorio e gode di buona reputazione. Egli in un post su Facebook prendeva subito le distanze dal sindaco uscente Festa rimproverandogli disinvoltura nel promettere mare e monti alla popolazione avellinese – “Allacciate le cinture di sicurezza che quest’anno si decolla”- aveva proclamato dal palco del concertone di Capodanno, gridando forte al cospetto delle telecamere nazionali!

La candidatura per Genovese costituirebbe un impegno coraggioso che, in caso di nomina, lo terrebbe lontano dal suo lavoro e lo porterebbe a ricoprire un ruolo tutto nuovo, sebbene ci sia l’ottimo precedente di Antonio Di Nunno, sindaco- giornalista mai dimenticato.

Ma la Destra ha in pentola altre soluzioni: da Primavera Meridionale, che fa capo a Sabino Morano, è stata avanzata la proposta di Lazzaro Iandolo; poi c’è alternativa di Ines Fruncillo; se ne saprà qualcosa in più dopo il congresso dei meloniani del 20-21 gennaio. E’ in piedi anche la pista di Giovanni D’Ercole, rappresentante storico della destra in città.

La strada per le elezioni è lunga e lastricata di buone intenzioni: saranno poi i cittadini a valutare ad inizio estate la migliore proposta.