Gmg alla luce di una gioia contagiosa e missionaria

Gmg alla luce di una gioia contagiosa e missionaria

Agosto 13, 2023 Off Di Redazione

È calato il sipario sulla XXXVII Giornata Mondiale della Gioventù 2023 tenutasi a Lisbona dall’1 al 6 agosto. Si sono spenti i riflettori su un intenso e suggestivo tempo di grazia, che ha visto la partecipazione di oltre un milione e mezzo di giovani provenienti da duecento nazioni. Un’azione corale animata dalla gioia prorompente e contagiosa di papa Francesco, che ha lasciato messaggi forti ai giovani per affrontare le molteplici sfide che la vita offre. Non sono mancati intensi momenti di riflessione sulle problematiche più incombenti che assillano l’umanità e sul volto della Chiesa nel cammino in questo terzo millennio in divenire.

La gioia è stata l’anello di congiunzione tra il Santo Padre e le folle festanti. «Sono felice di ascoltare il simpatico chiasso che fate e di farmi contagiare dalla vostra gioia», sono state le parole con cui il Santo Padre ha aperto la cerimonia, così da creare i presupposti migliori per vivere con consapevolezza e fiducia questo tempo. Una forma di accoglienza volta ad indicare il punto centrale della vita cristiana: ascoltare il «Signore che ti chiama per nome perché ti conosce e ti ama e – ha continuato – con la sua tenerezza asciuga le nostre lacrime nascoste». Messaggi di speranza e di incoraggiamento perché, come si legge nell’esortazione apostolica Christus vivit, «Il cuore di ogni giovane deve pertanto essere considerato “terra sacra”, portatore di semi di vita divina e davanti al quale dobbiamo “toglierci i sandali” per poterci avvicinare e approfondire il Mistero».

L’invito venuto dal Pontefice è quello di non temere e continuare a coltivare i sogni; «siete venuti a incontrarvi – aggiunge -, a trovare il messaggio di Cristo, a trovare un senso bello della vita», da qui un pensiero di speranza, sorretto dalla fede,  perché «Gesù conosce la vita di ognuno, conosce le gioie, le tristezze, i successi e i fallimenti» e di incoraggiamento a «camminare e, se si cade, a rialzarsi; a camminare con una meta; ad allenarsi tutti i giorni nella vita, perché nella vita nulla è gratis, tutto si paga. Solo una cosa è gratis: l’amore di Gesù!». 

«Maria si alzò e andò in fretta» (Lc 1, 9) è stato il motto di questa Gmg, richiamando così una risposta d’amore attenta, risoluta e puntuale che il Santo Padre intende trasmettere ai giovani, affinché possano testimoniare la passione che il Vangelo riesce a trasmettere. Dio chiama in tanti modi, bisogna essere sensibili e solerti a camminare secondo una direzione altruistica e caritatevole, rinunciando alla pretenziosa autoreferenzialità nel porsi sempre al centro dell’attenzione, mossi da fini meramente utilitaristici.

La fraternità sorretta dalla centralità del messaggio evangelico è stata, tuttavia, il tema più significativo di queste giornate, alla luce degli eventi tragici di un clima di guerra sempre preoccupante e che, in questi ultimi tempi, rischia di destabilizzare i già labili equilibri di varie aree africane. Risoluto, al riguardo, è stato il messaggio del cardinale Matteo Zuppi: «l’offensiva umanitaria significa non abituarsi alla guerra, che è solo fine e morte».

La Gmg è stata un importante momento di incontro e condivisione fra i giovani provenienti da tutto il mondo attraverso il fil rouge della preghiera, che ha permesso di poter manifestare momenti di gioia prorompente e contagiosa: quella gioia, che secondo le parole del Santo Padre, è “missionaria”.

Mario Baldassarre