Gran fermento della Sinistra avellinese che invita alla riflessione su scelte importanti che interessano la città
Gennaio 29, 2023La sinistra avellinese non sta a guardare: si susseguono diverse iniziative per scuotere dal torpore la cittadinanza avellinese, che spesso si ritrova ad adeguarsi alle decisioni di un’amministrazione che, forte della sua maggioranza, adotta importanti provvedimenti che avranno un peso nel futuro della città.
La scorsa settimana si è tenuto un convegno dal titolo “Scienza e Politica per un tempo nuovo” organizzato dalla neonata Associazione culturale Franco Addesa, che ha visto la partecipazione del rettore dell’Università di Napoli Matteo Lorito, del direttore dell’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno Antonio Limone e del dott. Amalio Santoro, responsabile di Sinistra Italiana e consigliere comunale di Avellino. Nel convegno tenutosi al Circolo della stampa , che ha visto una discreta partecipazione di pubblico, si è discusso delle potenzialità che l’Irpinia, forte dei numerosi prodotti di eccellenza nella filiera agroalimentare, può sfruttare nel settore. Il rettore Lorito ricordava che l’Università Federico II è già presente da sedici anni con i corsi distaccati ad Avellino di Enologia e che l’ economia Irpinia si potrà avvalere del progetto di Agritec facente parte del Centro Nazionale delle Nuove tecnologie in Agricoltura. Il piano finanziato con 350 milioni, di cui 320 a carico del PNRR, fornirà l’utilizzo e l’adozione delle tecnologie per lo sviluppo sostenibile delle produzioni agroalimentari con l’obiettivo di favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici e la riduzione dell’impatto ambientale nell’agrifood, lo sviluppo nelle aree marginali, la sicurezza e la tipicità delle filiere. Finora vi hanno aderito 28 Università, 5 centri di ricerca e 18 imprese: l’Università Federico II è l’ente promotore del Centro Nazionale ed è responsabile dell’Hub nazionale che avrà sede a Napoli. Il Rettore sottolineava che la politica non deve assere uno sbocco per scienziati assurti alla notorietà, ma scienza e politica devono viaggiare insieme: è ora invece che il politico si occupi anche di scienza.
Il dott. Limone (Istituto Zooprofilattico) evidenziava la sfide da fronteggiare che riguardano i cambiamenti climatici, la desertificazione, la resistenza ai batteri, la diffusione delle malattie causate dalle varianti virali. Auspicava inoltre che l’Irpinia possa uscire una volta per tutte da quella visione provinciale che l’attanaglia; a ciò dovrà venire incontro la ricerca, sarà importante investire sui piccoli produttori, per farli crescere e perché anche i giovani possano trovare lavoro nelle filiere agroalimentari, senza il bisogno di espatriare.
Il dott.Amalio Santoro argomentava che la scienza ci ha aiutato a venir fuori dalla pandemia ma la politica ha latitato preoccupandosi solo delle logiche populiste. Egli definiva l’Università di Napoli come un grande avamposto culturale a cui la realtà avellinese tramite la sede del CNR e la facoltà di Enologia dovrà agganciarsi al citato Agritec, per sfruttare tutte le potenzialità. Solo così si potrà realizzare l’agognato processo di rilancio dell’agricoltura irpina.
Su iniziativa di Sinistra Italiana e Si Puo ’, si è poi tenuto un pubblico convegno sui temi attuali che incombono sulla città: il nuovo stadio ed il caso Maggio-Todisco. Secondo il dott. Amalio Santoro la costruzione del nuovo stadio è un’opera dispendiosa e non necessaria, in quanto costerebbe cento milioni, includendo un centro commerciale molto vasto. Inoltre non vi è chiarezza sulla questione tributi (si paventa l’esenzione di Imu e Tari) e non vi è certezza che sia pagato il canone di affitto stabilito in novanta anni. In altre parole è un rischio finanziario che il Comune di Avellino, ancora in predissesto, non può permettersi.
Sul caso Maggio-Todisco, secondo Giancarlo Giordano (Sinistra Italiana) il Sindaco non ha preso la posizione che era lecito aspettarsi, mentre si invoca l’intervento del Prefetto Spena, che ha il ruolo di garante istituzionale.