Il Piano di Zona A 5 propone, l’A 4 arranca…

Il Piano di Zona è uno strumento di pianificazione territoriale, che promuove e coordina servizi ed interventi sociali tra comuni consorziati. Il Piano di Zona A 5 comprende Atripalda, Aiello, Cesinali ed altri 25 comuni della zona est e sud est del capoluogo spingendosi fino a Venticano da un lato e Montoro dall’altro. Il Piano di Zona A 4, che vede Avellino capofila, comprende 16 Comuni e si spinge al versante beneventano. E’ una giusta ripartizione in quanto, anche se il numero del comuni è più numeroso nel caso del PdZ A5, il bacino di utenza equivale come numero di abitanti.

Ma, come si può notare, il funzionamento tra i due ambiti è diverso, più dinamico il primo mentre il secondo arranca tra polemiche e ritardi.

Il Piano di Zona A 5 ha lanciato il Cantiere delle Idee, che comprende numerosi progetti inerenti il sostegno alle persone vulnerabili e alla prevenzione per gli anziani non autosufficienti, housing temporaneo e stazioni di posta.

“Stanno giungendo progetti anche da fuori ambito, come Avellino-ha dichiarato il direttore generale del PdZ A5 Carmine De Blasio– idee che saranno valutate con grande attenzione e di cui sarà fatta sintesi. L’obiettivo finale è quello di poter sfruttare le potenzialità del PNRR per le nostre zone facendo pervenire una proposta unitaria dei nostri bisogni”.

Tutti possono far pervenire la propria idea progetto: basta collegarsi al sito wwwpersoneesociale.it e cliccare nella sezione “Cantiere Idee”.

Più a rilento l’azione del Piano di Zona A 4con Avellino capofila che nella giornata di ieri non ha potuto svolgere valida seduta per la mancanza del numero legale, dovuta all’uscita dei sindaci di Avellino, Altavilla, Tufo, Grottolella e Petruro. Manovra ostruzionistica per non far eleggere i rappresentanti mancanti al c.da dell’azienda consortile. Tale atteggiamento è stato censurato apertamente dai sindaci di Capriglia Nunziante Picariello e di Montefredane Ciro Aquino.

Il sindaco del comune capofila Avellino Gianluca Festa non perde occasione di lamentarsi del comportamento ostativo della Regione Campania che non manda i fondi occorrenti al funzionamento del Piano sociale d’Ambito, nonostante la pronuncia del tribunale che ha annullato il commissariamento dell’Ente. Egli ci tiene a precisare che le prestazioni si stanno erogando ugualmente.

Anche se tra polemiche e ritardi non si va molto lontano…