Il Signore ha progetti d’amore di pace e misericordia

Il Signore ha progetti d’amore di pace e misericordia

Novembre 14, 2021 Off Di Redazione

La premonizione di destini apocalittici ha spesso accompagnato i destini della storia. Guerre, catastrofi, pestilenze e, non ultima, la pandemia da coronavirus hanno provocato grossi scossoni nel cammino dell’umanità, tanto da far prefigurare un futuro incerto e complicato. 

In queste situazioni capita che falsi profeti di nuovi ideali cercheranno di far prevalere uno stato di apostasia preoccupante e invalidante per l’umanità. La società dal secondo dopoguerra ha percorso cammini di crescita socioeconomici considerevoli; i periodi di crisi istituzionali ed economiche non hanno generato profondi sconvolgimenti, né tantomeno compromesso irrimediabilmente uno stato di benessere. Le crisi, pur facendo nascere nuove sacche di povertà, talvolta sono diventate condizioni in cui “rimboccarsi le maniche”, adoperandosi per rimettere in moto una fase di crescita. La pandemia Covid-19, impostasi con forza e veemenza in un secolo ancora in fasce, ha visto cancellare numerose sicurezze; tante certezze, ingenuamente e apparentemente precostituite, sono crollate come castelli di sabbia ad una prima ondata di bassa marea.

Il progresso scientifico e tecnologico, considerato la panacea di ogni male, ha creato numerose illusioni, facendo cadere garanzie apparenti per tutti, non solo per quelli colpiti dal virus. Le malattie, i cambiamenti repentini e a volte irreversibili del nostro corpo sono le tante pandemie con cui conviviamo. L’angoscia genera smarrimento e disperazione, proprio come quella di cui si parla nel libro del profeta Daniele, nella Prima Lettura della liturgia della XXXIII domenica del Tempo Ordinario. I passi di questa lettura sono molto attuali: «Sarà un tempo di angoscia, come non c’era stata mai dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo.» (Dn 12, 1). Dio è Padre buono e misericordioso che apre il cuore alla speranza donando la salvezza, non abbandona i suoi amati figli nella tempesta, ma crea i presupposti per attraversare le tribolazioni e poterne uscire migliori. È quanto sta avvenendo in questo complicato momento storico in cui si percepiscono graduali miglioramenti che risollevano da questo stato di contrizione. «Coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre.» (Dn 12, 3).

In queste parole profetiche ritroviamo tutti quegli angeli silenziosi che hanno visto il volto dell’umana sofferenza e non hanno indietreggiato; alcuni di questi hanno messo a rischio o addirittura perso la vita. Queste persone hanno reso straordinarie delle gesta ordinarie perché hanno creduto nell’amore che supera ogni limite per scendere nell’abisso del dolore. Le situazioni così complicate devono esserci di insegnamento per alzare lo sguardo nelle aspre difficoltà che attanagliano la nostra vita, coltivando quel sentimento di amore, come “fratelli tutti”, in carità e misericordia. La pagina evangelica domenicale delinea, con le parole di Gesù, il profondo stato di tribolazione e prostrazione che stiamo vivendo: «Quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte.» (Mc 12, 30). La Parola di Dio è luce sul nostro cammino, ancora di salvezza in mezzo ai disordini e alle inquietitudini. La costruzione di un mondo malvagio, senza punti di riferimento e senza Dio è invece preludio di perdizione, fonte di disperazione e principio di una dolorosa fine.

Dice il Signore: «Io ho progetti di pace e non di sventura. Voi mi invocherete e io vi esaudirò: vi radunerò da tutte le nazioni dove vi ho disperso.»” (Cfr. Ger 29, 11.12.4).

Mario Baldassarre