Il tuo disco, la nuova rubrica  di Punta L’obbiettivo.it

Il tuo disco, la nuova rubrica di Punta L’obbiettivo.it

Marzo 28, 2020 Off Di Redazione

Parte oggi ‘Il tuo disco’, la nuova rubrica de ‘Punta L’obbiettivo.it’ .

Una nostra nuova rubrica, un modo nuovo per leggere l’attualità sotto il segno della musica e delle canzoni. Convinti promotori di una didattica alternativa fondata sulla relazione e sul modello costruttivista dei saperi, da anni la musica d’autore ha dato una scossa al mondo discografico e al contempo al costume del nostro Paese. In questo spazio musicale , vi proporremo a cadenza settimanale l’ascolto di un Lp (rigorosamente in vinile),approfondimenti che potrànno riguardare una band o un personaggio recente, una band o un personaggio classico, una perla nascosta (quei gruppi cioè che sono stati ingiustamente trascurati), una curiosità, oppure una relazione tra una corrente musicale e un’altra branchia dell’arte o della cultura. Questa rubrica vuole essere assolutamente interattiva con gli utenti da casa che, perchè no, potranno scriverci, oltre che per critiche, commenti, denunce, insulti e quant’altro, anche per proporre un disco, un brano musicale, ma sopratutto anche voi potete inviare il vostro video musicale. Ma vi avvisiamo che a nomi ultrafamosi (ad esempio Vasco Rossi, Ligabue e co.) verranno preferite le proposte che riguarderanno aspetti meno noti al grande pubblico artistico musicale.

Insomma uno spazio a nuovi artisti emergenti.

Non ci saranno limiti di generi e cercheremo di farvi ascoltare brani musicali di vario genere che possano accontentare tutti. Certo, spesso magari la nostra musica potrà differenziare dal vostro genere musicale, ma è questo il bello no?

RENZO ARBORE “ NAPOLI PUNTO E A CAPO “ Renzo Arbore con L’Orchestra Italiana correva l’anno 1992.

Inspiegabile come quest’album, che a suo tempo ha venduto centinaia di migliaia di copie, sia oggi fuori commercio. Renzo Arbore, nel lontano 1992 al massimo della sua popolarità, si toglie la soddisfazione di realizzare un sogno covato da decenni: offrire la SUA interpretazione di una dozzina di canzoni napoletane intramontabili con una big band creata ad hoc, “l’Orchestra Italiana” di ben 14 componenti (Arbore escluso). Il ceppo della nuova band è un complesso partenopeo con anni di esperienza, i “Popularia”. Il senso dell’impresa sta a metà strada tra la filologia e l’intrattenimento, pendendo forse un po’ di più verso quest’ultimo. Ne valeva la pena? Gli arrangiamenti sono senz’altro di livello medio-alto e l’orchestra italiana è affiatatissima, ma considerando che in giro ci sono decine di versioni di questi pezzi, il disco finisce per perdersi in una nutrita concorrenza. Quell’operazione di nobilizzazione del patrimonio canoro partenopeo che (stando al booklet) è la stella polare del progetto, è stata varata, e con pieno successo di pubblico e critica, già negli anni settanta.
È semmai negli spettacoli dal vivo che questi valenti musicisti si potevano scatenare, come hanno abbondantemente dimostrato. L’orchestra italiana da oltre vent’anni è un’istituzione, ed ha regalato al non più giovanissimo Arbore una seconda giovinezza, di fronte a pubblici entusiasti, in Italia e all’estero. Tra i pezzi di quest’album (il primo, altri sono seguìti) si segnalano quelle versioni che cercano la commistione con altri generi, come la musica country o jazz. “Maruzzella” ad esempio offre un notevole assolo di chitarra elettrica (!) e un lavoro di percussioni sorprendente.

Buon ascolto !!!!!