La beatificazione del “giudice ragazzino” Rosario Livatino

La beatificazione del “giudice ragazzino” Rosario Livatino

Maggio 8, 2021 Off Di Redazione

Domenica 9 maggio 2021 nella Cattedrale di Agrigento verrà celebrato il rito di beatificazione di Rosario Livatino, “il giudice ragazzino”, cosi definito dal presidente della Repubblica Francesco Cossiga agli inizi degli anni ’90, ucciso dalla mafia il 21 settembre 1990, a poco meno di 38 anni, che già da più di un decennio aveva ricoperto un ruolo essenziale in magistratura con una propensione di lotta alla mafia.

La cerimonia verrà presieduta da S. E. Rev.ma Cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione della Causa dei Santi, in rappresentanza del Santo padre Francesco.

Rosario Livatino è il primo magistrato della storia, martire della giustizia, ad essere beatificato, avviandosi così al cammino di santificazione. Un eroe del nostro tempo che in maniera straordinaria aveva saputo testimoniare il vangelo nell’ordinarietà della missione lavorativa in magistratura. Il giudice aveva fatto voto di “camminare sempre sotto lo sguardo del Signore”, perseguendo le virtù teologali di fede, speranza e carità, in relazione alla lotta alla mafia per avviare un fattivo processo di crescita socio-culturale della regione siciliana.

Le indagini di Livatino diventarono scomode per la “Stidda”, organizzazione criminale di tipo mafioso operante in Sicilia, che nell’autunno del 1990 decise di porre fine alla vita terrena del giovane giudice.

«Picciotti, che cosa vi ho fatto?» riuscì a chiedere prima che il “suo viso da Gesù bambino” – come sostiene papa Francesco – fu trucidato dai proiettili assassini.

Le testimonianze per la Causa di Beatificazione sono state raccolte dalla prof.ssa Ida Abate insegante del giudice. La Congregazione della Causa dei Santi ha riconosciuto l’evento miracoloso, avvenuto per l’intercessione del giudice martire Rosario Livatino, attribuito alla guarigione di una donna del nord Italia, Elena Valdetara Canale, affetta da morbo di Hodgkin. 

“La sua testimonianza martiriale di fede e giustizia – aggiunge papa Francesco in riferimento al beato – sia seme di concordia e di pace sociale, sia emblema della necessità di sentirci ed essere fratelli tutti e non rivali o nemici.”

Al link:https://www.diocesiag.it/beatificazione-livatino-il-testo-della-celebrazione-del-servo-di-dio-rosario-angelo-livatino/
è possibile scaricare il libretto con il testo della celebrazione liturgica di beatificazione.

Mario Baldassarre