La fede scaccia la paura

La fede scaccia la paura

Giugno 25, 2023 Off Di Redazione

Il solstizio d’estate apre le porte alle belle giornate, introducendo così la “stagione” per antonomasia, come tradizionalmente concepito nel Mezzogiorno. In questi ultimi giorni, a ragion veduta, le temperature hanno seguito il trend stagionale, sconfessando così un lungo periodo in cui l’abbondante piovosità ha del tutto cancellato la primavera. “San Giovanni, ’a fauci ’nganna” (San Giovanni, la falce appesa al collo) ripetevano in passato i contadini impegnati nella faticosa stagione della mietitura; quest’anno le condizioni appaiono visibilmente cambiate, tant’è che la fienagione, alle latitudini campagnole, è ancora in atto, con non pochi problemi legati alla ricorrente e fastidiosa piovosità.

La ricorrenza della natività di san Giovanni Battista segna un momento importante nella storia della Chiesa e acquista un profondo significato sempre attuale, che rinsalda il piano di salvezza di Dio. Il significato del nome è appunto: “Dio è misericordia”; una profezia testimoniata con forza e risolutezza, che migliora le nostre prospettive ben troppe volte annichilita dal peccato. Giovanni, tuttavia, manifesta l’importanza dell’azione dello Spirito Santo per poter rinnovare la vita e aprirsi alla volontà di Dio.

Una visione nuova per rileggere la vita con lo sguardo di Dio, talvolta, ben lontano dalle concezioni e dalle passioni rincorse dalla natura umana. Solo così la sofferenza potrà acquistare un nuovo significato aperto alla salvezza e non ad uno stato che mette a dura prova il percorso di vita. «L’uomo è un viandante, lasciamoci guidare dallo Spirito Santo»: è il monito di papa Francesco per orientare il timone della vita nella direzione di Dio e non verso misere prospettive autoreferenziali di gioie false e apparenti. Il piano di salvezza passa attraverso la cura e l’attenzione di un Padre misericordioso che non abbandona e ha infinita cura per i suoi figli.

I desideri egoistici e una visione troppo materialistica riducono le prospettive di salvezza, facendo emergere la paura e l’improvvida visione di essere abbandonati ad un destino avverso. «Non abbiate paura degli uomini, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. […] E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno il poter di uccidere l’anima» (Mt 10, 26-28). Le parole di Gesù sono una verità e una rassicurazione, che attraversa ogni tempo della storia fino ai giorni nostri. Gesù chiede di fidarsi e affidarsi a Dio che, tuttavia, conosce le nostre paure, i limiti e le debolezze, ma in quanto figli risultiamo preziosi ai suoi occhi e al suo cuore. «Gesù Cristo esige l’amore pieno e incondizionato, perché vuol dare l’amore pieno e generoso del suo Cuore; […] È un programma meraviglioso: non curare la vita presente per guadagnare la Vita eterna; non far caso delle miserie di un momento per conquistare le ricchezze immarcescibili; è la vera sapienza, è il vero orizzonte di una vita eroica che solleva la creatura alle altezze eterne» (don Dolindo Ruotolo).

La logica di Dio e quella dell’uomo appaiono visibilmente contrastanti quando, in quest’ultima, manca l’amore, che è principio di guarigione e fonte di salvezza.  

Mario Baldassarre