L’attesa è un cammino verso una nascita
Dicembre 1, 2024Dicembre segna il capolinea di destinazione di un anno vissuto con continue preoccupazioni. Il tempo di Avvento inizia a prender forma e ci prepara ad accogliere nelle nostre vite Dio che, con Sapienza Divina, assume la natura umana caricandosi delle nostre fragilità per purificarle dal peccato. L’attesa è da sempre un tempo di gioia che prepara l’animo ad un lieto ed esclusivo evento.
Attendiamo il Natale come presagio di vita nuova e feconda nella letizia. Le prove della vita sono severe maestre: ci pongono dinanzi l’evidenza della fragilità umana, segnando il corpo e lo spirito, così da guardare in faccia i problemi per affrontarli con risolutezza. La Parola di Dio apre ampie prospettive di vedute affinché ogni evento possa avere la sua chiave di lettura e il comune denominatore dove tutto è sotto lo sguardo di Dio, Padre amorevole e d’infinita misericordia. Il Vangelo guarisce quello stato di miopia dovuto ad un atteggiamento altezzoso e fazioso che imperversa nel nostro tempo.
Gesù, nella lettura evangelica di questa prima domenica di Avvento, annuncia la venuta del Signore.
«State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita» (Lc 21, 34).
Sono parole dure e al tempo stesso paterne, che invitano a condurre una vita e un cammino con rettitudine. Il Signore viene sempre nelle nostre vite, occorre aprire i cuori per ricevere il suo amore. Molte volte la presunzione, la vana gloria rendono l’animo indisposto ad accogliere questo dono: sentiamo così tutto il peso delle nostre miserie; sopraggiunge la paura e quel senso di abbandono.
Dio è amore, “perdona tante cose per un’opera di misericordia” (I Promessi Sposi, Cap. XXI).
Il tempo di Avvento è momento propizio per educarci alla venuta del Signore nelle nostre vite. L’amore e la misericordia rimuovono dal cuore la pesantezza e il senso del torpore.
«Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo» (Lc 21, 36).
Accogliamo l’invito accorato di Gesù, rendiamo le nostre famiglie cenacoli di preghiera, affinché sia Dio ad essere timoniere delle nostre vite per poter essere sempre più consapevoli e sicuri di navigare verso porti sicuri.