L’umana trasfigurazione nasce lungo il cammino sui passi di Dio

L’umana trasfigurazione nasce lungo il cammino sui passi di Dio

Agosto 6, 2023 Off Di Redazione

La Giornata mondiale della gioventù di Lisbona, in questi giorni, testimonia la freschezza di una Chiesa in cammino dal volto giovane e sorridente, così come è nelle corde dell’esperienza pastorale testimoniata con acume e zelo da papa Francesco. È fuori da ogni dubbio che le risorse giovanili riescono con naturalezza a dare spinte di vitalità e beltà in ogni luogo e in ogni tempo. La folta presenza dei giovani, provenienti da 200 nazioni, a Lisbona, conferma la bontà delle aspirazioni giovanili e, al tempo stesso, sfata quei falsi pregiudizi riguardo uno stato di passività e la scarsa evidenza della responsabilità in una condizione di benessere socio-economico, che disabitua al senso del sacrificio.

Papa Francesco, sulla scia di quanto fatto dai suoi predecessori, in particolare da papa Wojtyla, mantiene vivo e costante il dialogo con i giovani, invitando a prendere atto delle proprie potenzialità e a fare delle scelte. «Dio ha un progetto di amore per ciascuno di voi. – scrive il Pontefice ai partecipanti del 34° Festival internazionale dei giovani di Medjugorie – Non abbiate paura della sua volontà, ma ponete fiducia nella sua grazia. […] Non ci sia posto nella vostra vita per l’egoismo né per la pigrizia, perché il vostro futuro dipenderà dalle scelte che farete in questi anni». Un pensiero attento e risoluto, che evidenzia il riflesso di una Chiesa in cammino, in sintonia con il percorso sinodale avviato, attraverso «una conversione missionaria delle nostre comunità parrocchiali» (papa Francesco), con il contributo di ognuno nel suo stato di vita.

L’evento della Trasfigurazione del Signore, celebrato questa domenica, offre stimoli e giuste motivazioni per poter venir fuori da un senso di inettitudine e di torpore e farsi testimoni dell’amore di Dio. «Alzatevi non temete» (Mt 13, 7) è l’invito di Gesù agli apostoli folgorati dalla Trasfigurazione sul monte Tabor. Allo stesso modo, l’invito a ciascuno di noi è quello di andare con coraggio oltre ogni sofferenza, senza lasciarsi sopraffare dalla sfiducia che contagia e poi affossa la vera gioia.

Papa Francesco, al riguardo, nel recente messaggio rivolto nella veglia di preghiera alla Gmg ha ribadito: «La felicità è missionaria», un messaggio che interiorizza la bellezza di un cammino corale in cui prevale il sentimento di fraternità nell’aiuto reciproco a rialzarsi, superando con fiducia ogni forma di scoraggiamento.

«Questo è il Figlio mio, l’amato. In lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo» (Mt 13, 5). Come i discepoli chiamati a seguire Gesù, nonostante quanto accadrà, anche noi dobbiamo metterci in sintonia con il Signore e filtrare, attraverso la frequentazione della Parola e un buon cammino di discernimento, la Sua volontà, senza tuttavia lasciar prevalere i desideri e le terrene aspettative.

Gesù anticipa ai discepoli il cammino di salvezza che lo condurrà a Gerusalemme a patire il martirio della Croce, nel segno della vittoria del bene sul male. Da qui, il messaggio a ciascuno di noi per affrontare le prove che la vita offre, a diverse misure e in svariati contesti, a saper accogliere le sofferenze con la consapevolezza che, come ribadito da papa Francesco, «la vita ha un prezzo, solo l’amore di Gesù è gratuito». Solo riuscendo a fare esperienza e tesoro di questa gratuità, la vita potrà acquistare senso, rafforzato dall’impegno cristiano nelle relazioni vissute.

Mario Baldassarre