Non solo tradizione: ricette per Natale
Dicembre 2, 2019Ricette per Natale, dall’antipasto al dolce: ce n’è per tutti i gusti, sono facili da preparare e deliziose . Per il pranzo di Natale o la cena della Vigilia, per un pasto che abbia un tocco di tradizionale, ma anche tanta originalità: ecco delle ricette perfette per le feste. La difficoltà è sempre piuttosto bassa, o comunque alla portata di chiunque sappia accendere il forno. Anche perché l’unico ingrediente fondamentale sarà tanto, tanto spirito natalizio.
Pane alle spezie in stile Gipsy
In una pentola, a fiamma media, sciogliere 180g di miele d’acacia.
Mentre si scioglie, in una ciotola amalgamate 225g di farina 00 con 90g di olio vegetale, 80g di zucchero semolato, 2 uova, 1/2 cucchiaino di cannella in polvere, 1/2 cucchiaino di noce moscata in polvere, 1/2 di chiodi di garofano in polvere, 5 semi di anice schiacciate e – solo se se vi piacciono – 50g di scorzette d’arancia candite. Aggiungete dunque il miele al vostro impasto. Preparate un caffè molto lungo e lasciateci in infusione 4 bacche di cardamomo aperte per fare uscire i semini per almeno 10-15 minuti. Aggiungete dunque anche il vostro caffé aromatizzato. Non preoccupatevi se il pane risulterà scuro: è assolutamente normale perché le spezie si caramellano. Si tratta di ricetta ricca di sapori ma anche di profumi! Perché allora non abbinare un’armonia di sentori che ricordano gli agrumi canditi, il fico e il miele? Un’armonia al naso che esplode in bocca e dura tutta la sera, come Vecchio Samperi Ventennale De Bartoli: si tratta di un marsala.
Anzi, di un grande marsala!
Chips di zucca e patate viola in crema di ceci
Preparate la crema di ceci facendo dorare uno spicchio d’aglio in padella con dell’olio evo, scolate 250g di ceci in scatola precotti al vapore, mettete tutto in un mixer e frullate, insieme al succo di mezzo limone e regolando di sale e pepe. Al termine della preparazione mettete il composto a riposare.
Nel frattempo, sbucciate e lavate zucca e patate, tagliatele a rondelle sottili e friggetele in abbondante olio evo. Mettete a sgocciolare in una carta assorbente e salate. Servite la crema di ceci in una ciotola di ceramica con le rondelle colorate a parte, cosicché i commensali possano immergerle nella salsa a piacimento. Un trionfo di semplicità e sapore. Seguiamo lo stesso concetto e abbiniamo un vino che porti l’aromaticità senza sovrastare la piacevolezza e ricercatezza dell’abbinamento della pietanza. Puntiamo su Devon 2014, un magnifico Greco di Tufo che con i suoi fiori di pesco e di mandorlo e un leggero sentore di menta vi porteranno a chiudere gli occhi e creare una nuova sensazione tra la ricetta e il vino.
Vellutata di zucca e blue cheese con crostini di pane al rosmarino
Lavate, sbucciate e tagliate in pezzi grossolani una zucca media, mettetela a bollire in abbondante acqua salata insieme a due cipolle già sbucciate.
Al termine della cottura passate il tutto nel mixer aggiungendo dell’olio evo fino a che non rimanga alcun pezzo e si crei una crema uniforme. Servite la vellutata tiepida, con del blue cheese stagionato spezzettato grossolanamente e dei crostini di pane al rosmarino a parte. Per preparare i crostini, tagliate del pane comune in cubetti, cospargetelo di aghi di rosmarino tritati e friggetelo per qualche minuto in olio bollente. La dolcezza della zucca insieme alla superba aromaticità del blue cheese: un abbinamento ardito che crea un nuovo equilibrio. Proponiamo dunque un Orange Wine, un vino arancione, un bianco macerato sulle bucce che sorprende ad ogni sorso. Tra tutti consiglieremmo un Ograde 2012 di Skerk, per la sua complessità e piacevolezza: dal garofano al pepe rosa, dalla pesca alla rosa. Riuscite a immaginare che trionfo di sapori?
Risotto al tartufo bianco d’Alba
Per fare un risotto buonissimo, l’ingrediente fondamentale è il brodo. Assolutamente NO a quelli industriali. Preparatelo vegetale mettendo a bollire le vostre verdure in acqua salata oppure di carne mettendo a bollire un ossobuco di manzo, sempre in acuqua salata, con una carota e una cipolla. Una volta pronto il vostro brodo, mettete a soffriggere una cipolla bianca insieme a 3 carote e 3 gambi di sedano in olio evo, aggiungete mezzo bicchiere di riso carnaroli per ogni commensale e fatelo tostare, dopodiché sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco. A questo punto potrete iniziare ad aggiungere il brodo, un mestolo alla volta e mescolando frequentemente. Verificate che sia salato al punto giusto e, al termine della cottura, grattuggiate una dose generosa di tartufo bianco d’alba sopra al vostro riso bianco. Un’alternativa, più economica, è il tartufo nero che – credete – è assolutamente delizioso anche se meno pregiato! Ecco, qui non abbiamo alcun dubbio. Vorremmo prima di tutto sederci a tavola e gustare questo magnifico piatto e vi porteremmo alcune bottiglie che vi daranno, in abbinamento, emozioni diverse e tutte incredibili. Perché non osare con uno Chardonnay della Borgogna, magari d’annata che abbia generato questi sentori quasi burrosi? Un Luis La Tour Mearsalut 2005, ma potremmo anche osare uno Chateau Musar Bianco 2004, un vino ricco, di struttura, grasso, un bianco che potrebbe essere “un rosso”. E se voleste andare oltre, Franciacorta Terra Donata Nature 2007, un metodo classico millesimato che regala a ogni sorso nuove emozioni.
Tortelli in brodo alla bolognese
Come per la ricetta precedente, anche qui il segreto è il brodo. In questo caso quello vegetale mortificherebbe un po’ il vostro piatto, per cui è consigliato il brodo di manzo. Noi abbiamo scelto di comprare i tortellini dal nostro pastificio di fiducia ma, se siete dei pastai provetti, vi sfidiamo a creare da voi i vostri tortelli di magro! Il tocco finale? Una spolverata di Parmiggiano Reggiano (grattuggiato al momento) e una di pepe nero. La proposta è qui Suavia – Monte Carbonare: è come un “pezzo di terra” nel bicchiere: un vino dalla personalità forte, schietto e verace, di una mineralità tagliente. Sa di pioggia che cade sul selciato, sui sassi neri dei muretti a secco, di quel buon odore che sprigiona la campagna toccata dalla prima acqua.
Polpettone di lenticchie con patate arrosto
E dato che Natale è una festa per tutti, ci sembra doveroso dedicare una ricetta anche ai vegetariani, con il polpettone di lenticchie. Prepararlo è molto semplice: tritate sedano carota e cipolla e stufateli in una padella antiaderente con qualche cucchiaio d’olio evo e uno di salsa di soia. Sciacquate 200g di lenticchie rosse e 100g di miglio, cuocete le lenticchie in abbondante acqua salata con due foglie di alloro per 25/30 minuti e il miglio in un’altra pentola per 25 minuti. Una volta cotti, scolateli e uniteli al soffritto aggiungendo anche un paio di cucchiai di concentrato di pomodoro. Aggiustate di sale e passate tutto al mixer per circa mezzo minuto, aggiungendo un po’ di pan grattato, in base a quanto volete che l’impasto venga compatto. Impacchettate il vostro impasto con l’aiuto della pellicola trasparente, dopo averlo cosparso d’olio. Lasciate riposare in frigorifero per circa un’ora e passatelo poi nel forno preriscaldato a 180 gradi per 30 minuti, insieme alle vostre patatine novelle cosparse d’olio, sale e pepe e qualche fogliolina di salvia. Servite il tutto ben caldo! Al nostro polpettone vegano abbineremo Ploner – Pinot Nero Alto Adige: un vino rosso fruttato ma al tempo stesso delicato e morbido, con aromi fini di frutti di bosco, sostenuti da tannini dolci. Il suo retrogusto è piacevole e fine, dalla persistenza lunga. Un’impressione convincente e indimenticabile a ogni sorso.
Sformato di salmone in crosta di porri e pesto di pistacchi
Preparate il vostro pesto di pistacchi frullando 200g di pistacchi freschi insieme a un porro tritato, del un cucchiaio di formaggio grana e dell’olio evo insieme a qualche grano di pepe nero. Togliete dai vostri porri le foglie più grandi, adagiatene alcune sul fondo di una teglia in modo da formare una base, cospargetele di olio evo, sale e pepe, adagiate dunque sopra un filetto di salmone fresco. Sopra a questo cospargete il vostro pesto creando uno strato spesso circa mezzo centimetro. Coprite con un altro filetto di salmone e altre foglie di porro. Legate il tutto con un filo di foglia di porro, oliate, salate e pepate e mettete in forno preriscaldato a 180 gradi per 20 minuti. E allo sformato di salmone? La somelier consiglia Guido Marsella – Fiano di Avellino: un vino la cui produzione è consentita solo nelle colline avellinesi. Un gusto unico, perfetto per un pesce “grasso” come il salmone.
Cookies alla cannella (più buoni se appesi all’albero)
Frullate 230g di zucchero di canna per renderlo una polvere impalpabile, lavorate 180g di burro di cacao ammollato a bagnomaria insieme al vostro zucchero e a 7g di cannella. Aggiungete dunque 50 grammi di panna liquida e, infine, 180g di farina di riso e 160g di farina di mais bianco setacciate insieme a 20g di amido di mais e 5g di bicarbonato di sodio e un pizzico di sale. Lasciate riposare l’impasto in frigorifero per 30 minuti e preriscaldate il forno a 160 gradi. Date ai vostri biscotti la forma di omini di natale (o cuori o stelle, se preferite) e cuoceteli per circa 10 minuti o comunque finché non saranno ben dorati. Lasciateli raffreddare sulla placca del forno e serviteli ben croccanti insieme a una tazza di tè fumante. La chicca in più? Fate un buco prima di cuocerli con l’aiuto di uno stuzzicadenti e appendeteli all’albero il giorno di Natale: farete la gioia di tutti i bambini (e anche degli adulti che, come noi, sono rimasti un po’ bambini nel cuore). Per i nostri cookie dal sapore speziato, il vino in abbinamento è La Rectorie – Banyuls Léon Parcé Mis Tardive: è un vino speziato, dal sapore fruttato che ricorda i frutti di bosco. Aromatico, forte ma ben bilanciato, è il perfetto connubio con nostri biscotti di Natale.
Stella di pandoro con crema al mascarpone
Prendete un ottimo pandoro artigianale (avete provato quello di Peck??) e tagliatelo in 6 orizzontalmente, in modo da creare degli strati. Più tardi farcirete ogni strato con la vostra crema. Per preparare la crema di mascarpone, versate in una terrina 5 tuorli d’uovo, aggiungete 125g di zucchero, un pizzico di sale e mescolate fino a che il composto non risulti omogeneo. A questo punto amalgamate il mascarpone (500g), molto delicatamente per non far “smontare” il composto. Continuate ad amalgamare – sempre nello stesso verso e con gran delicatezza – fino a che la crema non risulti omogenea e priva di grumi. A questo punto siete pronti per spalmarla in ciascuno strato del vostro pandoro che, appoggiando le fette leggermente sfalsate, assumerà l’aspetto di un delizioso albero di Natale. Marjan Simcic – Leonardo Rebula Collio Sloveno: al nostro pandoro abbiniamo un passito molto aromatico, dagli aromi forti ma, al tempo stesso, armoniosi. Perfetto per concludere in bellezza un pranzo di Natale con tutti i crismi.
A Natale, non rimarrete di certo delusi.
E ora, non vi resta che congedarvi dai vostri ospiti con un sorriso.