Occorre essere Artigiani di Comunità coraggiosi e pazienti
Gennaio 9, 2024Si è svolto presso il Polo Giovani di Avellino il convegno organizzato da Azione Cattolica e Diocesi di Avellino dal titolo “Artigiani di comunità”.
Sono intervenuti Antonio Di Donna, vescovo di Acerra e Domenico Airoma, procuratore della Repubblica di Avellino oltre a Maria Grazia Acerra, presidente dell’Azione Cattolica ed il vescovo di Avellino Arturo Aiello
Il giornalista di Ottochanel Pierluigi Melillo, moderatore sensibile alle tematiche sociali, introduceva l’incontro ponendo degli interrogativi alle crisi che attraversano la società attuale, come la vita non più comunitaria e di partecipazione. Egli chiedeva alle personalità intervenute cosa possono fare la società civile e la Chiesa di fronte a tale disunità.
Maria Grazia Acerra (responsabile di Azione Cattolica), sostenendo l’importanza della vita associativa contro l’individualismo, ribadiva che l’obiettivo è la missione di Azione Cattolica che va proprio in questa direzione.
Il giudice Airoma sottolineava l’importanza di fare comunità e di stare insieme per combattere l’isolamento: soluzione che non può certo fornirci la politica che al massimo bada al welfare, c’è a soddisfare i bisogni materiali della società. Cosa diversa è curare i rapporti umani, organizzare una vita sociale: ciò può essere fatto da ognuno di noi, a patto che operiamo come artigiani, cioè persone pazienti e coraggiose allo stesso tempo; coraggiose a denunciare le storture senza nascondersi e pazienti in quanto le relazioni umane si coltivano e si forgiano nel tempo. Relazioni che non ci sono più oggi: basta farsi un giro nelle periferie delle città, che sono diventati quartieri dormitorio, ove una volta sorgevano comunità vive e vitali. “Quello di oggi, continuava il giudice, è un mondo selvatico dove il singolo vuole trasformare i desideri in diritti ma ciò non sempre impossibile: di qui il mugugno e il malumore diffuso.”
Il vescovo Di Donna parlare dell’importanza della formazione: la frequentazione delle associazioni cattoliche non deve fermarsi alle adolescenziali, ma deve continuare anche in età adulta. E’ necessaria una formazione continua della personalità per apprezzare la vita associativa.
Citava ad esempio il Papa autore dell’enciclica Fratelli Tutti ed un libro dal titolo “La crisi del Noi” per ribadire l’obiettivo dello stare insieme. E ricordava la triste esperienza del lockdown ove la costrizione e l’isolamento hanno fatto capire l’importanza delle relazioni umane, che
sono importanti come l’aria per respirare. Il vescovo di Acerra citava nuovamente Papa Francesco che proferì “Nessuno si salva da solo” passeggiando mestamente sotto la pioggia in Vaticano in tempo di pandemia.
Dario Alvino