Polveri sottili ad Avellino, siglata intesa con regole più ferree
Febbraio 24, 2022Ai primi di febbraio c’era stato un vertice in Prefettura a cui avevano partecipato le Autorità interessate a risolvere il problema ambientale di Avellino e dintorni. IL 10 febbraio vi è stato u flashmob nel capoluogo organizzato da Legambiente, che aveva sollevato vari punti critici e contestualmente lanciato delle proposte riguardo agli abbruciamenti delle stoppie e delle polveri che si creano nell’atmosfera. In quell’occasione il Presidente della sezione avellinese di Legambiente Antonio Di Gisi aveva palesato il timore, se dovesse persistere l’attuale situazione di inquinamento, di dover a passare, a stretto giro, dalle mascherine anticovid a quelle antigas per proteggersi dalla mal-aria, problema che dovrebbe intensificarsi dal 2030 al 2050.
Lo slogan gridato in quell’occasione “mi sono rotto i polmoni” significava uno sfogo per il perdurare della stasi anche amministrativa di fronte al problema ambientale e contro la sottovalutazione da parte del sindaco Festa, che si è giustificato asserendo che egli la transizione ecologica l’ha iniziata già da dieci anni.
Martedi mattina si è svolta una riunione promossa dal Presidente della Provincia Rizieri Bunopane; vi hanno partecipato, seppure a distanza, organi della Prefettura, della regione Campania e i rappresentanti di numerosi comuni, tra cui Mercogliano, Atripalda, Mnaocalzati, Pratola Serra, Cesinali, Aiello del Sabato e Contrada, Ospedaletto, Summonte, Capriglia e Grottolella.
Nella riunione sono stati focalizzati due punti: il primo fissa giorni e orari degli abbruciamenti, dal 28 febbraio dalle 11alle 16 per due giorni settimanali e a settimane alterne. Le operazioni di abbruciamenti saranno comunque vietate nella stagione più calda per evitare di provocare incendi, oltre a quelle che riguardano materiale umido o trattato con diserbanti. I controlli saranno affidati alla Polizia Locale e alle Guardie Ambientali Volontarie.
Il secondo punto riguarda il controllo degli impianti di riscaldamento e delle relative emissioni dei fumi di scarico, che sarà affidato all’Ente Provincia, tranne che per la città di Avellino che provvederà in autonomia, come prevede la normativa.