Torna l’alta pressione e con essa l’incubo smog ad Avellino

Torna l’alta pressione e con essa l’incubo smog ad Avellino

Dicembre 30, 2021 Off Di Dario Alvino

Nonostante la situazione di allarme duri da un po’ la persistenza delle polveri sottili su Avellino e dintorni non diminuisce. I giorni prenatalizi hanno registrato sforamenti di PM10 e PM 2.5 rilevati dalle centraline dell’Arpac posizionate alle periferie nord e sud del capoluogo. Ed Avellino occupa il triste primato in Campania degli sforamenti nell’anno (51), davanti a Napoli (41) e Caserta (36); chiudono Salerno con 27 e Benevento con 21. Le stazioni della rete Aura hanno registrato valori di PM10 finoa 180 microgrammi/metrocubo ad Avellino città e oltre 200 mcg/mc. nel Serinese.

Da mesi si ricerca la causa degli elevati indici di inquinamento, che vede il territorio irpino primeggiare in negativo sulla zona partenopea, che pure ha una notevole densità abitativa e su quella casertana, entrambi territori comprendenti la tristemente famosa terra dei Fuochi; zone peraltro che hanno numerosi insediamenti produttivi, molti dei quali non proprio in linea con la normativa in materia ambientale. Eppure, stando ai risultati, in quelle zone la qualità dell’aria non preoccupa come nell’avellinese.

Ma è pur vero che, dopo le tre settimane di pioggia a cavallo di fine novembre e inizio dicembre, sono ricomparsi i roghi nelle campagne, nonostante i divieti, che unitamente al funzionamento a pieno regime degli impianti di riscaldamento hanno elevato il tasso di smog. Bisogna poi vedere se tali impianti sono tutti a norma e se sono in funzione ancora caldaie di vecchia generazione e camini alimentati a legna: a questo punto sarebbe opportuno un più capillare controllo da parte dell’Arpac, anche a campione, che non può limitarsi alla verifica del versamento della tassa dei nove euro a mezzo bollettino postale. Quanti impianti sono dotati di valvole limitatrici e quanti utenti rispettano i canonici orari di funzionamento? Peraltro non è servito a molto lo stop delle auto inquinanti (fino ad Euro 4) per pochi giorni.

Per fine anno il meteo prevede nuovamente alta pressione e temperature miti, ma non si può affidare alla danza della pioggia per risolvere l’ annoso problema dell’inquinamento in città e dintorni, ne va della salute di tutti!