UN INCAPACE AVELLINO CEDE AL PICERNO

Ancora un black out, un incomprensibile ricaduta, ricaccia L’Avellino nelle zone anonime della classifica, alla vigilia di due trasferte, Taranto e Juve Stabia, dalle quali non siamo in grado di fare grosse previsioni.

La squadra di Rastelli veniva da due vittorie consecutive ma questa battuta di arresto pregiudica ogni speranza di inserimento nel novero dei play.off.

I tifosi spettacolari e pazienti, hanno sostenuto la squadra per tutto il tempo col Picerno, ma al secondo gol degli ospiti sono esplosi dalla delusione, ritrovando solo la forza di contestare con fischi e sberleffi questa incomprensibile metamorfosi.

Ma come è possibile pensare che una squadra capace di vincere con Crotone, Foggia, Pescara, impattare due volte col Catanzaro, nel giro di qualche settimana si fa mettere sotto, al Partenio, da un Picerno, una squadra di un paesino potentino, senza tifosi, con tutto il rispetto che merita e si allontani dal nostro scritto ogni tentativo di ingiuria.

Tutti i commentatori sportivi sono stai concordi ad assegnare voti inferiori alla sufficienza a tutti i quindici giocatori scesi in campo. Questo la dice lunga sulla qualità dei singoli, scelti da un direttore sportivo ormai messo alla porta dalla società. Dei trenta giocatori scelti scelti da De Vito, sono rimasti ad Avellino quelli meno dotati agonisticamente e pensiamo con rabbia a quelli che sono partiti che stanno facendo le fortune delle altre squadre: ci riferiamo a Ceccarelli, Scognamiglio, Maniero,Dossena,Bove, ecc.

La cosa peggiore è che manco Rastelli ha ancora consapevolezza delle qualità dei singoli e non riesce a capacitarsi delle defaillance dei suoi uomini: una difesa da sbando, una mediana inconcludente; un attacco deludente, come farà a decidere chi dovrà restare il prossimo anno alle sue dipendenze?

Finiamola qui, un anno maledetto !